“Lo stress, l’assunzione di alcol o droghe, anche leggere, l’utilizzo di cellulari ed altre apparecchiature elettroniche, ma anche ore di stordimento nei locali, il caldo, il sonno: sono un’infinità le cause che possono portare alla distrazione. Ma il vero problema”, sottolinea Di Gioia, “non sono la distrazione o le cause che la provocano, bensì il fatto che tutto questo venga sottovalutato da chi si mette alla guida, che di contro sopravvaluta le proprie capacità di controllo, quasi di onnipotenza rispetto a qualsiasi altro fattore. E non sono casi rari, ma assai frequenti. Noi sentiamo parlare degli incidenti mortali, ma quanti altri si verificano fortunatamente senza provocare morti e di cui non sappiamo nulla? Bisogna intervenire e bisogna farlo soprattutto sui giovani. A settembre chiederemo alla Regione di inserire gli psicologi in tutte le commissioni delle scuola guida, come da normativa vigente, e nelle scuole superiori, per parlare ai ragazzi del quinto anno”. “Crediamo di poter dare un importante contributo”, aggiunge Di Gioia, “come anche possiamo aiutare le vittime degli incidenti e i loro familiari: i disturbi post traumatici non vanno sottovalutati e, anzi, vanno curati con l’aiuto di specialisti. Anche in questo gli Psicologi pugliesi sono a completa disposizione di chiunque voglia intraprendere un percorso in tal senso”.