Il format sperimentale nasce dalla consapevolezza che in Italia è difficile fare startup a causa di scarsi capitali di rischio, un mercato piccolo, poca propensione al rischio e poca predisposizione all’internazionalizzazione. Pertanto bisogna immaginare altre strade per far crescere le startup. In Italia storicamente hanno sempre funzionato i distretti. Ci sono intere filiere e catene di valore che girano attorno ai distretti e che hanno permesso alle nostre PMI di conquistare molte nicchie di mercati in giro per il mondo.
Ecco perché nasce Startup District, un esperimento mirato a uno scambio di idee e conoscenze tra le startup, senza la mediazione di investitori, per provare a costruire nuove collaborazioni, prodotti, possibili scambi azionari o semplicemente rapporti di cliente-fornitore.
A partecipare a questo primo format saranno 11 startup italiane già presenti sul mercato con un prodotto/servizio, che si trovano già ad una fase avanzata e hanno un fatturato compreso tra 300K e 2M di Euro. Durante i tre giorni del festival si alterneranno sessioni di lavoro di mattina e di pomeriggio seguite da un moderatore per ogni tematica: prodotto, design, marketing, tecnologie, modelli di business.
Nell’ambito di Heroes Meet in Maratea quest’anno dedicato al tema “Money > Value”, le startup avranno la possibilità di confrontarsi tra loro durante le sessioni di lavoro, ma anche di trovare ispirazione grazie alle decine di incontri e speech che affolleranno il festival con speaker di livello internazionale e nelle occasioni di networking immerse in una cornice naturale mozzafiato.
Sarà lo Startup District allora la via per le giovani imprese italiane? Lo scopriremo a Heroes.