“L’ostinazione con cui Total si rifiuta di aprire il negoziato per dare ai lavoratori un giusto riconoscimento sotto forma di premio per l’avvio dell’impianto – continuano i tre sindacalisti – non trova alcuna giustificazione logica ed è sintomo di una cultura aziendale che è del tutto incompatibile con le buone prassi contrattuali del nostro paese e che difetta anche del necessario galateo istituzionale in considerazione del fatto che Total ha del tutto glissato sulle richieste formulate dal prefetto di Potenza nell’ultimo incontro. La multinazionale francese deve comprendere che senza un confronto costruttivo con il sindacato non va da nessuna parte”.