Lavoro femminile e molestie: Cisl sfida che passa dal rispetto per le persone


POTENZA - ‘Tormento, disagio e insicurezza’ sono i sostantivi che hanno rappresentato maggiormente, stamattina a Bari, il convegno della Cisl Puglia e della Fisascat Cisl regionale sul tema “Il lavoro femminile tra violenze e molestie” organizzato nell’ambito della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Aperta da due video-testimonianze di Lucia e Gianna, lavoratrici nelle pulizie industriali e negli appalti delle scuole come aiuto cuoca, ma che si aiutano con lavoretti in campagna o come badante, la giornata di approfondimento voleva mettere in risalto quanto l’incertezza occupazionale delle donne fosse alla base di comportamenti sociali che mal si sposano con la crescita professionale dell’universo femminile. “Ricatti sessuali, molestie psicologiche e problematiche relative alla gestione degli impegni domestici e quelli lavorativi” sono stati evidenziati dalla Coordinatrice Donne della Cisl Puglia, Serena Laguaragnella, durante il suo intervento introduttivo.

“Parlare non è mai neutro” ha incalzato Alberto Fornasari, docente della UniBa e delegato del Rettore. “Nelle Università, compresa quella di Bari, da tempo si sta lavorando, con appositi protocolli, affinché si rimuova la discriminazione di genere che vede le donne in posizione di svantaggio rispetto agli uomini in campo lavorativo, sociale, familiare ed economico e che si manifesta anche nel modo in cui vengono descritte attraverso il linguaggio”. Dal convegno è anche emerso che se il fenomeno delle discriminazioni nei luoghi di lavoro è, purtroppo, ancora molto presente “la sfida alla parità tra sessi passa innanzitutto dal rispetto per la persona a prescindere dal genere, dalla religione e dalle etnie – ha osservato Daniela Fumarola, Segretaria generale della Cisl Puglia –. Ogni giorno il sindacato fa la sua parte attraverso la contrattazione e al ruolo sociale che svolge nelle aziende, nelle fabbriche e negli uffici. C’è ancora tanto da fare ma con l’impegno di tutti è una battaglia di rispetto reciproco tra uomini e donne che si può vincere”.

Nel suo intervento conclusivo Elena Vanelli, responsabile nazionale Fisascat Cisl delle Politiche di Genere, ha sottolineato quanto “la contrattazione sia uno strumento essenziale per destrutturare quel sistema costruito nei decenni all’interno dei posti di lavoro basato su una concezione esclusivamente maschile che non è più al passo con i nostri tempi. In fondo non si chiede nulla di quanto non prevedano le leggi e gli accordi tra parti sociali e datoriali”.