Rosa (FDI): "Indagine a carico di tre direttori generali della Regione, come mai noi ce ne eravamo accorti?"


POTENZA - Apprendiamo dalle cronache dell’indagine a carico di tre Direttori Generali della Regione Basilicata per aver falsificato i curriculum.

Era il 13 marzo 2013: “Dal curriculum del dott. Elio Manti è difficile ricavare un’attività lavorativa che significhi compiutamente un’azione amministrativa e gestionale di natura dirigenziale. O meglio, sarebbe opportuno specificare se le funzioni indicate come “dirigenziali” nel coordinamento della task force presso il Ministero dell’Ambiente in tema di programmazione comunitaria esaudiscano compiutamente le richieste di legge.”. Era una nostra interrogazione a Pittella, alla quale il Governatore rispose con il solito ‘è tutto in ordine’.

Al di là della questione giudiziaria che, come sempre, non ci riguarda, questo episodio rappresenta l’ennesimo fallimento del Presidente Pittella perché, se ce ne eravamo accorti noi che qualcosa non andava, figuriamoci cosa avrebbe dovuto sapere chi la nomina di Manti l’ha fatta.

Che Manti non abbia dimostrato sin da subito particolari capacità dirigenziali, lo si è visto sin da subito ed è per questo che, all’indomani della bocciatura del rendiconto 2015 della Regione Basilicata, chiedemmo ufficialmente le dimissioni di Elio Manti. Richiesta caduta nel nulla.

Abbiamo sempre contestato le nomine esterne di Pittella che hanno portato un aggravio di spesa per i cittadini, costi che a quanto pare non erano neanche giustificati da particolari competenze.

Questo episodio rappresenta l’ultimo tassello di un quadro politico ed amministrativo sconfortante: hanno gestito la Regione, in questi cinque anni, come se fosse una cosa di loro proprietà, con il vantaggio, per loro, che i costi, non solo economici, sono ricaduti sui cittadini.

È l’ennesima brutta pagina della storia del Governo Pittella che speriamo venga chiusa al più presto. Così in una nota Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.