Teatri Uniti di Basilicata: "Il Misantropo" il 10 marzo a Potenza

POTENZA - “Sembra un quadro perfetto del momento che stiamo vivendo”. Sono le parole dello stesso Tonio De Nitto, per "Il Misantropo" di cui firma la regia per Factory Compagnia Transadriatica che, dopo Shakespeare, torna a lavorare sui classici. Nato nel Seicento dalla penna di Molière, Alceste è un personaggio quanto mai attuale: nemico dei compromessi e dei capricci dell’alta società, il suo ideale di un’umanità nobilitata dalla virtù si scontra con le ipocrisie e i vizi della società in cui vive.

Prodotto da Factory compagnia transadriatica e Accademia perduta/Romagna teatri, va in scena con la traduzione e adattamento di Francesco Niccolini, con Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Sara Bevilacqua, Luca Pastore, Dario Cadei, Fabio Tinella, Ilaria Carlucci. Unica data inserita nella stagione dei Teatri Uniti di Basilicata è quella di domenica 10 marzo a Potenza (Teatro Don Bosco - ore 20.30).

“Il Misantropo” di Molière venne rappresentato per la prima volta a Palais-Royal il 4 giugno 1666, con le musiche di Jean-Baptiste Lully. Una pièce nata nella solitudine e nella crisi di “Don Giovanni” e de “Il Tartuffo”, censurate e non esibite, e per la depressione e la malinconia per l'abbandono della moglie. Per rendere l’opera vicina ai nostri giorni il lavoro è stato svolto principalmente su due fronti: sul linguaggio, con l’utilizzo di espressioni gergali e popolari, cercando a tutti i costi di mantenere tutta la forza espressiva dell’originale; così come sull’impianto scenico che acquista nel corso della commedia un ruolo sempre più importante. Domina nel fondo della scena una grande cornice inclinata con un enorme specchio, a simboleggiare che spesso ciò che è, risulta diverso da ciò che appare. Un monito anche per lo spettatore attuale.

«Dopo le esplorazioni shakespeariane, mi avvicino a Molière e provo a raccontare la società in cui viviamo che stranamente non sembra molto diversa da allora. Il Misantropo, quanto mai attuale – scrive Tonio De Nitto - è un testo che dopo tanta civetteria, convenzioni e barocchismi dorati, arriva stretto come un nodo alla gola: sembra un quadro perfetto del momento che stiamo vivendo, nella disillusione verso un mondo non meritocratico, dove la soluzione è sempre nel compromesso e spesso nella totale evasione dalla legalità, dove la menzogna trova strade più facili e tollerabili della verità. Sentirsi un extraterrestre perché non allineato, uno stupido perché onesto, un reietto perché non interessato al clamore del mondo, un algido, un cinico, un fissato, un inquieto, l’attore di un vecchio teatrino démodé. Alceste non respinge ma è respinto da una società in cui non si riconosce, da un amore incapace di scegliere, da processi in cui è chiamato in ballo senza alcun motivo, non uno contro tutti, ma tutti contro uno. Proseguo con Il Misantropo il mio personale racconto degli ultimi, siano essi bisbetici, anatroccoli o misantropi appunto: lo faccio con la compagnia d’attori con cui in questi anni abbiamo costruito assieme un percorso, con generosità, talento, rigore, utopie, disillusioni».

«Cosa può accadere al severo Alceste se non coprirsi di ridicolo e uscire tristemente sconfitto da ogni scontro? E purtroppo non c’è aggettivo più adeguato di ridicolo. Tutti ridono di lui, anche noi, perché la sua onestà non ha senso e porta con sé un peso totalmente inutile e ingiustificato, data la legalizzata falsità del tutto. Forse per questo Alceste mi piace tanto: don Chisciotte francese, spirito libero, capace di grande amore e di scelte difficili pur senza essere un uomo perfetto», scrive Francesco Niccolini.

INFO E PRENOTAZIONE BIGLIETTI
Per acquisti biglietti per spettacoli pomeridiani, i punti prevendita sono:
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Tel. 0971-274704 / lun - ven ore 10:00 - 13:00 e 16:00 -19:00 / Sab ore 10:00 - 13:00

Vendita online: www.infotickets.it

Le persone con disabilità avranno diritto all’ingresso gratuito, mentre i loro accompagnatori al biglietto ridotto. Infine, non bisogna dimenticare che conservando il proprio biglietto di uno spettacolo a cui si è assistito e presentandolo alle biglietterie degli altri comuni si ha diritto all'acquisto del nuovo biglietto a un costo ridotto.