I Sassi di Matera e Palazzo Lanfranchi hanno ospitato il '3° Tavolo Territoriale del progetto Land Art 50'

MATERA - Il succedersi delle Istituzioni e dei rappresentanti che hanno l’onere di conservare ciò che è stato fatto, l’incomprensione o la mancata nascita di un senso di appartenenza nei confronti di un lavoro artistico site specific inserito nel territorio da parte di chi il territorio lo vive, l'imperversare di eventi climatici sempre più impetuosi. Queste le impellenti sfide per la "conservazione, valorizzazione e documentazione delle opere di Land Art" - e di Arte Pubblica in genere - titolo del Terzo Tavolo Territoriale del progetto Land Art 50 svoltosi a Matera il 16 e 17 novembre 2019 a Palazzo Lanfranchi - Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata.

Il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri ha introdotto l’argomento sottolineando “l’importanza di diventare costruttori del proprio tempo e marcatori del territorio come elemento portante per costituire ruoli e sviluppo, per trasformarsi, attraverso l’energia sociale, da comunità spettatrice a comunità attrice e per la costruzione di una consapevolezza collettiva. In questo solco, la tematica del Convegno ha affrontato un argomento di grande attualità con visione e azioni concrete, traducendo la propria tensione in fatti: come apostoli popolari per educare alla cultura, grazie al collegamento con le energie vitali che deve essere continuo per divenire momento di sedimentazione, ricercando forme di collaborazione e non di competizione”.

“Straordinaria la coincidenza dell’incontro tra i grandi temi ambientali e la conservazione delle opere”, sottolineata dalla Direttrice del Polo Museale della Basilicata la Dott.ssa Marta Ragozzino, “che si collega alla presa in cura dell’ambiente e alla necessità, in prospettiva, di stabilire, attraverso un processo di riflessione e trasparenza culturale, un rapporto tra opere d’arte e territorio che deve nascere da un patto culturale, per evitare effetti impattanti nel rispetto delle ragioni sia dell’ambiente che dell’arte”.

Per Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia che finanzia il progetto nel contesto del programma straordinario cultura e spettacolo 2018, “il tema del contemporaneo non può prescindere dalle radici e dalle origini del territorio. In questo senso il progetto Land Art 50 realizza un grande risultato: mettere insieme i grandi attrattori culturali legandoli a filo doppio ai patrimoni e siti UNESCO e, ancor più interessante, costruire e ricostruire connessioni tra siti UNESCO di Puglia e Basilicata. Punto quest’ultimo su cui la Regione Puglia sta investendo molte energie. Qui la Land Art trova una innovazione di processo, divenendo strumento di identità di un territorio meridiano che cerca il senso piu’ profondo di se stesso”.

La valorizzazione, la conservazione ma anche la documentazione nel loro mutare delle opere di Land Art e Arte Pubblica “passa in particolare dal rapporto dell’opera con il territorio sul lungo termine” secondo l’artista Ilaria Lupo. “Il territorio è ambito di appartenenza collettiva soggetto da un lato alla mutabilità e dall’altro al substrato culturale. Come forma di arte viva, la land art risulta inscindibile dal suo rapporto con la comunità: solo l’interazione e l’adozione della creazione artistica potrà garantirne la durata e la conservazione. Ciò ne costituisce la vunerabilità e la forza”.

Le due giornate di riflessione e incontro, coordinate da Fabio De Chirico e Francesco Maggiore, sono state coronate inoltre da una lectio magistralis ispiratrice e fuori dagli schemi così come gli incredibili artisti che l’hanno tenuta: Paquale Ninì Santoro, di cui Matera custodisce numerose opere, ed Antonio Marras, protagonista di tutta la rassegna Land Art 50 anche attraverso alcune sue installazioni.

Prossima ed ultima tappa del Land Art 50 per il 2019 sarà il sito UNESCO di Monte Sant’Angelo i prossimi 29 e 30 novembre 2019, dove sarà affrontato il delicato tema “Land Art: sostenibilità e legalità”. Appuntamento poi a Bari nel 2020 per il Convegno Internazionale dove si ripercorrerà la storia del celebre movimento artistico per attivare riflessioni inedite, aperte al nuovo e indirizzate all’elaborazione di un Documento programmatico per la promozione e valorizzazione delle opere di Land Art e di Arte Pubblica.