Slot machine truccate: sequestri e denunce in Campania

La Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno ha smascherato un altro caso di Slot Machine truccate. La truffa ai danni dello stato è stata pianificata e ben progettata da 6 complici. I responsabili sono stati, attualmente, puniti con divieto di dimora, mentre la procura attende l’evoluzione delle indagini. L’illecito consiste nel possesso di Slot Machine modificate, mancanti del collegamento obbligatorio alla rete telematica nazionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questa modifica permette ai gestori delle slot machine delle sale giochi, o dei bar, di eludere le tasse imposte dallo Stato e di ingannare gli utenti stessi.

Il collegamento alla rete telematica è necessario, infatti, per regolare il funzionamento delle slot machine in questione, ovvero quelle del tipo AWP con vincite in denaro, chiamate anche New Slots. Queste, in normali condizioni, godono del calcolo in tempo reale della tassazione,tassazione, proprio come avviene per i siti online come richslots.it conosciuta col nome di PREU, ed impone alle macchine un RTP, ovvero un ritorno stimato al giocatore, minimo del 65 per cento. Questo valore previsto per legge per questo tipo di macchine da slot machine indica che per ogni cifra scommessa nella slot, il gioco deve restituire, sotto forma di vincite, almeno il 65 per cento della cifra spesa in origine.

Le Fiamme Gialle hanno svolto le loro indagini partendo da un bar situato nel comune di Cava dei Tirreni, nel quale sono state ritrovate slot machine con vincite in denaro in situazione di irregolarità, proprio data la mancanza di collegamento alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Per mezzo di un telecomando, il titolare del bar poteva attivare e disattivare alcune slot machine nascoste nel retro del locale, le quali funzionavano in stato di illegalità e con l’utilizzo di nulla osta di messa in esercizio falsificati. Ulteriori indagini della Guardia di Finanza hanno poi condotto, tramite pedinamenti ed appostamenti, alla scoperta di altri due locali adibiti, invece, a laboratorio per la modifica delle slot machine. Questi si trovavano nel comune di Nocera Inferiore, ed al loro interno veniva svolta l’attività di manomissione delle schede logiche delle vecchie macchine ormai inutilizzate, in modo da modificarne i meccanismi ed utilizzarle per il guadagno illecito.

Sono state sequestrati 20 apparecchi scollegati, 61 nulla osta di messa in esercizio falsi, 236 schede di gioco e ben 65 slot machine con vincita in denaro che erano state sottoposte a manomissione da parte dei responsabili. Queste macchine venivano poi vendute ed installate nei territori di Napoli e Salerno, con la complicità dei gestori dei locali che le ricevevano, per un danno fiscale di oltre 4 milioni di euro.

Ancora una volta è evidente di come lo Stato italiano fatichi a gestire questo tipo di slot machine, ed a far fronte alla corruzione ed alla collusione dei gestori delle sale giochi e dei bar con slot machine fisiche. Quel che possiamo fare è sempre sconsigliare l’utilizzo di queste macchine difficili da controllare, a favore di un utilizzo più sano e controllato del gioco a distanza, che prevede regole rigide e non aggirabili, ed un RTP sempre garantito che ammonta, circa, al 96 per cento.