Cillis (M5S): "Contaminanti, riscontrati e da rilevare, nella diga del Pertusillo"

ROMA - Martedì ho presentato una interrogazione a risposta immediata, in assemblea, ai Ministri della Salute e dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con la quale chiedo - per le acque della diga del Pertusillo che fornisce acqua da bere per un milione di persone attraverso il potabilizzatore di Missanello - sia se la presenza di metalli pesanti (che perdura dal 2012) possa avere conseguenze dannose sulla popolazione e sia se l'Acquedotto Pugliese (unico ente accreditato a certificare la qualità dell'acqua dell'invaso lucano) ricerchi effettivamente tutte le sostanze chimiche usate nelle attività di ricerca e di estrazione petrolifera, compreso l’ isotopo radioattivo Americio-241.

È lo stesso Aqp che - nei suoi “rapporti di prova” sulla qualità dell’acqua potabile all’uscita del potabilizzatore di Missanello (l'ultimo è il numero 21541 del 2019) - certifica da ben 7 anni (gli stessi emersi al processo in atto a Potenza per il versamento di greggio, dal Cova di Viggiano, nel reticolo idrico della Val d’Agri) la presenza di alcuni contaminanti per i quali la legge italiana non prevede limiti di presenza come Litio, Bromuro, Bario e Berillio.

Del resto, l'invaso della diga del Pertusillo è a soli 2 km in linea d’aria dall’impianto di desolforizzazione dell’Eni, Centro Oli Cova di Viggiano, la cui attività è classificata a rischio di incidente rilevante ai sensi del d.lgs 17 agosto 1999 n. 334. Così in una nota Luciano CILLIS (M5S) Portavoce alla Camera, componente della XIII Commissione (Agricoltura).