Maria Grazia Cutuli e Raffaele Ciriello, il ricordo di Leggieri

POTENZA - “L'esempio di Maria Grazia e del fotoreporter lucano Raffaele è stato quello di un giornalismo attento e scrupoloso, caratterizzato dalla presenza fisica sul luogo dei fatti. Mi impegnerò per mantenerne viva la memoria”

“Il 19 novembre 2001 veniva uccisa Maria Grazia Cutuli. La giornalista del Corriere della Sera si trovava a Sarobi, in Afghanistan, a circa quaranta chilometri dalla capitale Kabul. Maria Grazia Cutuli venne assassinata insieme all'inviato del quotidiano ‘El Mundo’ Julio Fuentes e a due corrispondenti dell'agenzia Reuters, l'australiano Harry Burton e l'afghano Azizullah Haidari”. A ricordarlo il consigliere del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri che aggiunge: “Maria Grazia si distinse sempre per il suo giornalismo attento alle storie e per la voglia di andare sempre in profondità nel raccontare quanto vedeva. Il giorno stesso dell'uccisione il Corsera pubblicava un articolo della Cutuli su un deposito di gas nervino riconducibile a Osama Bin Laden. Memorabili gli scatti che immortalano Maria Grazia in Afghanistan e in altre parti bel mondo, mentre documentava tanti conflitti armati. Splendidi scatti del lucano Ascanio Raffaele Ciriello, fotoreporter di guerra, nato a Venosa ed ucciso dalla raffica di un carro armato israeliano a Ramallah, in Cisgiordania, nel marzo del 2002, pochi mesi dopo la morte della Cutuli. L'esempio di Maria Grazia e di Raffaele è stato quello di un giornalismo attento e scrupoloso, caratterizzato dalla presenza fisica sul luogo dei fatti. Un giornalismo forse oggi scomparso. E proprio per questo va sempre ricordato e fatto conoscere soprattutto alle giovani generazioni. Mi impegnerò per mantenere viva la memoria del lucano Raffaele Ciriello – conclude Leggieri -, affinché anche la sua figura sia sempre valorizzata nella sua terra, considerato anche che nel 2022 ricorrerà il ventesimo anniversario della sua scomparsa”.