Coviello: ''Non rinnego il passato e quanto fatto con la Lega''

POTENZA - L’ex capogruppo della Lega, ora consigliere di FdI in una lettera aperta scrive “le intese con la sinistra non appartenevano al nostro codice etico e genetico, talvolta bisogna avere il coraggio e la lucidità di prendere alcune decisioni”

“Nel corso degli ultimi giorni, dopo attente valutazioni e riflessioni di natura personale, ho deciso di non esprimermi sulla nascita del nuovo governo. Un esecutivo definito di ‘salvezza nazionale’ o di ‘salute pubblica’ o, sostanzialmente, dalle larghe, o meglio, larghissime intese che abbracciano quasi la totalità delle forze parlamentari. In vista degli importanti impegni in sede comunitaria e delle immense sfide economiche e sanitarie del nostro Paese era necessario un cambio di rotta, ma ho avvertito profonda delusione nel merito e nella forma”. Lo evidenzia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello in una lettera aperta.

“La partecipazione della Lega all'interno del nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi – dice - ha destato, in me, numerose perplessità: il problema non è il presidente del Consiglio, uomo di alto spessore e dalle comprovate capacità, ma la maggioranza a supporto del suo governo. Ritengo inconciliabile, anche in situazioni emergenziali, coabitare con il Partito democratico. Ritengo inconciliabile coabitare, o meglio, tornare a coabitare con il Movimento 5 stelle, questi ultimi già protagonisti di un deludente ed infelice percorso con la Lega. Ritengo inconciliabile ed estremamente deludente coabitare con Liberi e Uguali e con il ministro della Salute Roberto Speranza, protagonista, a più riprese, di numerosi errori di gestione e di valutazione e nuovamente confermato alla guida di un dicastero di estrema importanza. In tutto ciò, in questo delicato momento non si ravvede alcun segno di discontinuità, alcuna forma di cambiamento. Ritengo che la partecipazione della Lega, primo partito in Italia e del centrodestra, a questa incomprensibile forma di coabitazione governativa tenda a snaturare il centrodestra e ad alterarne la sua vocazione”.

“Le larghe intese con la sinistra – prosegue - non appartenevano al nostro codice etico e genetico. Dissentire è umano: per questo motivo, nella fermezza dei miei valori, ho deciso di proseguire la mia esperienza con Fratelli d'Italia, condividendone la posizione rivendicata da Giorgia Meloni durante le consultazioni. Sono certo di poter fornire, con serietà ed impegno, il mio apporto culturale e politico nella delicata ma importante opposizione che Fratelli d'Italia si accinge a svolgere per garantire i necessari e irrinunciabili equilibri democratici e parlamentari. Ringrazio chi mi ha sostenuto in questa scelta, sofferta ma necessaria. Non rinnego il passato e quanto di buono è stato fatto con la Lega e per la Lega ma, talvolta, bisogna avere il coraggio e la lucidità di prendere alcune decisioni”.

“Non ho mai risparmiato tempo ed energie – conclude - per ascoltare cittadini, imprenditori e categorie in difficoltà specialmente nell'ultimo periodo di sofferenza e di crisi economica. Ho sempre valutato ed approfondito, nelle sedi opportune, le istanze che mi sono state sottoposte al fine di dare un nobile significato alla ‘poltrona’ da me occupata, non ultima la delicata situazione dei portatori di handicap ai tempi del Coronavirus. Proseguirò, in Basilicata, a perorare le cause dei lucani e a sostenere fermamente il presidente Bardi e la maggioranza chiamata a dover sapientemente investire le risorse del Recovery Fund che rappresentano il nostro anno zero e la base per costruire una Basilicata inclusiva, dinamica, veloce e innovativa e che possa offrire ai lucani la possibilità di non vivere e lavorare altrove”.