Inps: a novembre 664.000 posti lavoro in meno

ROMA - Nel corso dei primi undici mesi del 2020 le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 4.755.000, registrando una forte contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-30%) dovuta agli effetti legati all’emergenza da Covid-19 che ha determinato sia una caduta della produzione che dei consumi. Questa contrazione è stata particolarmente negativa nel mese di aprile (-83%), e si è via via attenuata scendendo a ottobre sotto il 20%. A novembre, con l’adozione di nuove misure restrittive nazionali e regionali, si è registrato un aumento della contrazione (-26%). Il calo ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando più accentuato per le assunzioni con contratti di lavoro a termine. 

Crollano i contratti precari con una riduzione rispetto ai primi 11 mesi del 2019 di 263.902 contratti a termine, 121.913 contratti stagionali, 80.217 di somministrazione e 76.970 intermittenti. Le cessazioni negli 11 mesi sono state 5.051.000 (-20%). La variazione netta negli 11 mesi è stata negativa per 295.696 posti di lavoro. 

A novembre, spiega l'Inps, permangono ancora positivi, pur continuando sempre a ridursi, i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+161.000) e di apprendistato (+2.000). Tuttavia i saldi annualizzati delle varie tipologie di rapporti a termine risultano ancora tutti negativi, nonostante l’attenuazione del trend di contrazione registrata da luglio per i contratti a tempo determinato e per gli stagionali, da agosto per i contratti di somministrazione.