PiTESAI, la posizione di Pittella e Cifarelli

POTENZA - “Confermiamo la richiesta di un Consiglio straordinario sul caro bollette e sulle iniziative da adottare per arginarlo. In quella sede, sarebbe opportuno discutere anche del PiTESAI e valutare le posizioni da assumere”.

“L’approvazione da parte del Governo del PiTESAI, il Piano che individua le aree in cui è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale, impone un attento approfondimento ed una seria riflessione programmatoria, politica e di concertazione, di cui il governo regionale è tenuto a farsi parte attiva, con il coinvolgimento del Consiglio regionale tutto”. È quanto affermano i consiglieri regionali del Pd, Marcello Pittella e Roberto Cifarelli, che aggiungono: “La Basilicata contribuisce in maniera considerevole al fabbisogno energetico nazionale e, negli anni passati è stata protagonista anche di un acceso dibattito pubblico, trasparente e democratico rispetto a norme che facevano registrare posizioni contrastanti. Ora, in assenza di un tavolo di concertazione Regione-Governo che è stato abbandonato e che sarebbe opportuno e necessario riprendere, è doveroso ripiegarsi sul tema alla luce del PiTESAI”.

“È un punto ineludibile - continuano i consiglieri - immaginare la strategia di sviluppo sostenibile per la Basilicata, un piano di transizione ecologica ed una strada per la decarbonizzazione. Ed è grave che questo governo regionale, dopo tre anni, non abbia immaginato un piano in questa direzione, anche grazie alle disponibilità del PNRR. Infine - continuano Pittella e Cifarelli - confermiamo la richiesta al governo regionale di un Consiglio straordinario sul caro bollette e sulle iniziative da adottare per arginarlo, tenendo conto di ciò che la Basilicata già ora produce. In quella sede, sarebbe opportuno discutere anche del PiTESAI e valutare le posizioni da assumere. Non vorremmo decisioni unilaterali e nebulose come quelle assunte con la rinegoziazione Eni in Val D’Agri. Sia chiaro - concludono Pittella e Cifarelli - che la nostra posizione è di non procedere con le estrazioni più di quanto già pattuito.”