“Per una Basilicata oltre gli stereotipi”, opinioni a confronto

POTENZA - Se ne è discusso nell’ambito della prima parte della riunione annuale della Commissione regionale dei Lucani nel mondo. Interventi del presidente Cicala, del vicepresidente Crlm Leggieri, e di Lauteta, Schiavone e Vena.

La Scuderia del Castello Sanseverino a Grumento Nova ha ospitato la prima sessione di lavori “Per una Basilicata oltre gli stereotipi” nell’ambito della riunione annuale della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo.

“E’ una grande emozione e una profonda gioia nel vedervi qui riuniti in questa splendida location”. Cosi il presidente Carmine Cicala nell’aprire i lavori della prima giornata di lavoro. “Mi rivolgo a tutti voi come ci si rivolge ad una grande famiglia, la famiglia dei lucani nel mondo, con la convinzione che queste tre sessioni diventeranno momenti preziosi di confronto e di progettazione. Sappiamo dove vogliamo andare, e siamo consapevoli che la strada da seguire deve necessariamente essere tracciata tutti insieme, ognuno con il proprio contributo, con la propria energia e il proprio entusiamo. Un lavoro impegnativo e non facile ma che porteremo avanti sempre con impegno e dedizione nell’interesse dei tanti lucani sparsi nel mondo, con l’obiettivo di costruire nuove sinergie. A tutti voi porgo i saluti del presidente della Regione Vito Bardi, che si dice pronto ad assicurare il sostegno della Regione per quelle che sono le esigenze degli ambasciatori della Basilicata nel mondo”.

Sono seguiti i saluti del direttore generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi, il quale ha posto l’accento sul valore della rete capillare e diffusa dei lucani nel mondo. “Una rete di persone che lavorano, progettano e guardano al futuro. Lo sforzo che il Consiglio regionale della Basilicata sta facendo da anni e continua ad assicurare con convinzione è quello di far sì che questa rete possa essere potenziata con il lavoro degli uffici regionali ma anche con l’energia che voi lucani sapete mettere in atto. Da parte del sindaco di Grumento Nova, Antonio Imperatrice, i saluti di benvenuto a tutti i presenti e l’orgoglio di ospitare la manifestazione nel comune da lui guidato. “Un luogo della Basilicata circondato da una storia millenaria, un comune che è il più antico della Lucania romana, con angoli di una bellezza suggestiva e che vede nel Castello Sanseverino uno dei simboli dell’Alta Val d’Agri”.

Moderati dal coordinatore della Struttura di coordinamento di informazione, comiunicazione ed eventi del Consiglio regionale della Basilicata, Pierluigi Maulella Barrese, i lavori sono proseguiti con l’intervento di Cetti Lauteta, responsabile Practice Scenario Sud The European House – Ambrosetti che ha fornito una fotografia sulle prospettive di crescita della Basilicata, sul PNRR e sulla programmazione europea. Lauteta ha descritto quali sono gli asset e le competenze strategiche territoriali nella prospettiva del Think Tank Basilicata (iniziativa a carattere strategico-competitivo finalizzata a definire e sviluppare concretamente una visione per il futuro della Basilicata, incentrata su nuove traiettorie e attivatori di sviluppo) per superare i gap storici e trasformare gli asset in fonte di vantaggio economico e sviluppo di medio-lungo periodo, soprattutto nelle aree interne. “Abbiamo provato a far emergere il nuovo che vi è nei territori lucani - ha sottolineato. Ci siamo prefissi una missione, creare una visione del territorio. Una missione ambiziosa, tenendo presente la sostenibilità territoriale e ricordando sempre che nessun territorio può farcela da solo e che diventa indispensabile far leva sugli asset naturalistici e culturali, con il prezioso e sostanziale contributo dei giovani e dell’industria. La rigenerazione ambientale e la transizione sostenibile rappresentano una necessità e un’opportunità per sviluppare e valorizzare le competenze strategiche della Basilicata”.

In collegamento da remoto è intervenuto Francesco Vena, amministratore delegato Ceo Lucano 1894. “Sono qui principalmente per ringraziarvi, a nome dell’azienda e della famiglia, per aver portato in alto il nome dell’amaro lucano con il vostro tifo orgogliosamente ‘parziale’. Sull’etichetta di ogni bottiglia Lucano c’è la nostra e ma soprattutto la vostra storia. Una storia di sudore e sacrifici ma soprattutto di partenze verso luoghi lontani alla ricerca di migliori fortune e quella bottiglia nei vostri occhi spesso è stata la panacea di quella tristezza e strumento di diffusione di quell’orgogliosa lucanità. Per questo, grazie”. “La nostra storia - ha proseguito - è giunta alla quarta generazione e, pur non senza difficoltà, ha sempre creduto nella tradizione familiare e territoriale fuse con un entusiasmo ed una necessità di innovare, figlia dei tempi e dell’entusiasmo di coloro che gravitano dentro e attorno la nostra azienda. Amaro Lucano e gli altri prodotti in portafoglio, inclusi quelli di recente acquisizione, nella prospettiva di crescere sempre di più, sono ovunque nel mondo e ancora adesso, voi Lucani, siete i nostri più importanti brand ambassadors”

“La Riunione annuale della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, organizzata nello scrigno di bellezze della Val d’Agri - ha detto Gianni Leggieri - rinsalda i rapporti con tutti i nostri corregionali. Io sono uno di voi. Sono nato in Svizzera, a Zurigo, dove ho vissuto per alcuni anni e dai racconti dei miei genitori ho potuto sempre apprezzare l’impegno, la laboriosità, il senso di appartenenza dei lucani all’estero”. “La Basilicata - ha aggiunto - deve stare al passo con i tempi e deve cogliere le tante e nuove opportunità. Imprese, giovani intraprendenti, artigiani ed imprenditori agricoli devono essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio. Le infrastrutture sono la chiave per lo sviluppo in loco. La Basilicata deve uscire dalle sabbie mobili dell’isolamento e dallo sviluppo frenato - ha concluso il Vicepresidente della Crlm -. Solo così si può guardare al futuro con ottimismo. Si può voltare pagina ed essere accoglienti e porsi come luogo di opportunità per chi ci vive, ma altresì per chi, come tanti di voi, ha un legame fortissimo e vorrebbe mettersi in gioco e a disposizione per lo sviluppo della nostra regione”.

“Il mondo associativo è in trasformazione grazie alla rete delle Associazioni degli italiani operanti nei diversi continenti”. Così ha esordito Michele Schiavone, segretario generale Cgie (Consiglio Generale degli italiani all’estero) che ha sottolineato come “la fase del rilancio del mondo associativo, a partire dal 2020 ha avuto un freno a causa dell’epidemia”. “Gli ultimi due anni e mezzo - ha evidenziato - sono serviti alle associazioni per mettersi ulteriormente al servizio per interventi sociali e sanitari presso le comunità più fragili e meno organizzate. Sono stati riportati in Italia oltre 120 mila connazionali bloccati dalla pandemia. Il ruolo svolto dalle nostre associazioni con la loro rete diffusa è stato importante.” Schiavone ha, poi, fatto riferimento all’Assemblea plenaria della IV Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE, il cui compito è di individuare le linee programmatiche per la resilienza e la ripresa delle attività degli italiani che vivono nel mondo per il prossimo triennio. Riferendosi poi alla Basilicata, Schiavone ha evidenziato come circa un quarto della comunità lucana vive all’estero. “Una percentuale altissima - ha detto - se si prendono a riferimento i numeri delle altre regioni. In una prospettiva di rilancio bisognerà puntare ad obiettivi che passano attraverso l’internazionalizzazione dei servizi e delle politiche di questa regione e un ruolo importante potrà essere svolto proprio dai corregionali che vivono oltre i confini territoriali. Auspico che l’emigrazione italiana, grazie al connubio tra mondo associativo, Comites, Enti locali e Governo nazionale, esca dall’angolo per diventare un valore aggiunto per l’internazionalizzazione”.

Significativi e costruttivi i contributi che sono venuti dai rappresentanti dei lucani in Italia e nel mondo che sono intervenuti: Francesco Arnau, presidente dell’Associazione dei Lucani nel Veneto “P. Setari” di Padova, Tommaso Ruggieri, presidente della Federazione Lucani in Lombardia San Donato Milanese, Giuseppe Ticchio, presidente della Federazione Lucana in Svizzera, Winterthur, e Donato Caivano, presidente della Federazione delle Associazioni dei Lucani del Canada, Montreal. Nei loro interventi hanno affrontato temi quali lo spopolamento dei comuni lucani; il regime della tassazione locale relativa agli immobili posseduti dai cittadini lucani residenti all’estero; il contributo dato nel corso degli anni dai nostri corregionali che si sono fatti carico delle famiglie di origine; la convinzione del prezioso contributo che ogni lucano che vive fuori dà alla regione di appartenenza e la fiducia da porre nelle nuove generazioni.