ADI, Cisl: «Dalla Regione solo provvedimenti spot, manca programmazione»

 

 Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata Giuseppe Amatulli sollecitano la Regione Basilicata ad adottare in tempi rapidi la nuova disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle cure domiciliari ai sensi dell’accordo Stato-Regioni n. 151 del 4 agosto 2021 e della conseguente delibera della Giunta regionale n. 106 del 14 marzo 2022 e preannunciano che la Cisl parteciperà con propri esponenti alla due giorni di presidio davanti alla sede della Regione.

 «A distanza di un oltre un anno dal recepimento dell’accordo reggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni che stabilisce i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l'autorizzazione all'esercizio e i requisiti ulteriori per l'accreditamento delle cure domiciliari – sostengono Cavallo e Amatulli – la direzione generale per la Salute e le politiche della persona non ha ancora provveduto ad emanare le norme attuative determinando di fatto una paralisi del sistema regionale di accreditamento. Si tratta di un ritardo grave che deve essere sanato con la massima urgenza perché sono in gioco posti di lavoro e risorse economiche fondamentali, pari ad oltre 40 milioni di euro, stanziate dal Governo per il rafforzamento di un servizio fondamentale per la presa in carico delle situazioni più gravi di fragilità e per il sostegno alle famiglie».

I segretari generali della Cisl e della Fnp chiedono anche l’avvio di un tavolo di confronto con la Regione Basilicata e gli ambiti sociali su non autosufficienza e disabilità e per il monitoraggio dei progetti finanziati con le risorse del PNRR (M5C2), con particolare attenzione a quelli destinati agli anziani non autosufficienti, in linea con lo spirito del protocollo siglato lo scorso gennaio dai sindacati confederali e dall’Anci per il monitoraggio dello stato di attuazione dei progetti finanziati con i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza. «La sfida che ci attende è costruire una rete integrata socio-sanitaria in grado di prendere in carico le fragilità legate alla non autosufficienza, alle disabilità gravi e alle sempre più diffuse cronicità dovute all’invecchiamento della popolazione lucana, tuttavia è una sfida – avvertono i due sindacalisti della Cisl – che la Regione Basilicata non può pensare di affrontare con provvedimenti spot, senza una programmazione chiara degli obiettivi e senza il protagonismo dei soggetti sociali e del terzo settore e delle famiglie».