Lavoro: Monti, "salvo intese" non significa che il testo si può modificare


di Redazione. "La formula salvo intese sul ddl per la riforma del lavoro ''non significa'' che il testo e' aperto a modifiche prima della presentazione". Sono alcune delle precisazioni fatte dal presidente del consiglio Mario Monti, che ha sottolineato che ''si tratta di una formula che ho appreso solo l'altro ieri e riguarda esclusivamente l'opera di affinamento tra il governo e il capo dello Stato prima della firma. Dunque il testo non e' aperto a eventuali correzioni prima della presentazione alle Camere, ha aggiunto Monti, indicando che poi il Parlamento fara' il suo iter. Il presidente del Consiglio ha quindi lanciato un monito.

''Nessuno si illuda - ha aggiunto - che forze anche importanti esterne al governo possano intervenire per cambiare i contenuti del provvedimento''.

Poi sarà "il Parlamento a decidere se farlo cadere, approvarlo in blocco o modificarlo".

Il ministro del Lavoro Elsa Fornero difende il provvedimento sulla riforma del lavoro, sottolinea che ''e' una buona riforma, rappresenta un punto di equilibrio rispetto a molte tensioni e interessi diversi''. Ma parlando al workshop Confcommercio a Cernobbio, il ministro del lavoro non nasconde il rammarico per una riforma ''non pienamente condivisa''.

''Ho creduto e sperato fino all'ultimo di raggiungere il consenso generale - ha detto Fornero - c'e' stata una concordia ricercata senza mai esasperare i toni''. ''Il confronto tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro e' stato a volte molto aspro. Il documento della riforma e' stato preparato attraverso il dialogo con le parti sociali. Sono tre mesi che lavoriamo - ha aggiunto - un tempo che si puo' dire lungo se si considera la brevita' della vita di questo governo, breve se si considera l'ambizione e la vastita' dei temi che la riforma copre''.