di Redazione. “Una visione di città che non meritiamo, lontana dalle vere sensibilità di una comunità che, come tutte, vive i tanti problemi e le tante contraddizioni del nostro tempo ma che mai è venuta meno sui valori fondanti dei principi di legalità e di condanna di ogni reato. Tutt’altro che omertosi e chiusi a coprire omicidi abbiamo sempre espresso condanna senza appello nei riguardi di qualsiasi colpevole come abbiamo sempre e solo chiesto alla Magistratura la verità, anche la più scomoda, e la giustizia, la più esemplare". E' la replica del sindaco di Potenza Vito Santarsiero all'articolo uscito oggi su Repubblica.
"Ecco perché - prosegue - oggi siamo indignati e non accettiamo giudizi frettolosi e scorciatoie mediatiche di ogni tipo che alimentano solo odi, divisioni, immagini distorte.
Consideriamo essenziale il ruolo dei mass media nelle vicende delittuose di ogni tipo e nei processi di crescita delle sensibilità civili, soprattutto nel nostro Mezzogiorno; ecco perché rivendichiamo giudizi e letture equilibrate e giuste. Servono inchieste vere e non già scoop ad orologeria o, peggio ancora, a richiesta. Su ogni evento citato da Repubblica, ivi compresi quelli estranei alla comunità potentina, la nostra posizione senza tentennamenti e senza protagonismi è stata quella della ferma condanna del reato e della richiesta alla Magistratura di conoscere la verità. Chiediamo anzi che anche laddove vengono espressi dubbi sull’azione della stessa Magistratura, vi sia chiarezza, perché noi vogliamo verità e certezza di Istituzioni e di diritto. Il tema del femminicidio è stato trattato a Potenza, quasi in solitudine, come in nessuna parte d’Italia, così come la condanna di ogni atto di violenza a minori o al bene pubblico. Invitiamo a Potenza, ospite del Sindaco, il giornalista di Repubblica che ha redatto l’articolo, Attilio Bolzoni per conoscerci meglio, parlare con tutti per avere ogni cognizione di causa, e per comprendere che quell’altitudine e quella collocazione geografica sono per noi motivi di orgoglio, come motivo di orgoglio è la nostra storia, millenaria, centrata sulla lotta per la libertà e democrazia, purtroppo poco conosciuta in un Paese dalle storie ufficiali e non reali. Umilmente vorremmo far conoscere ciò al nostro Paese", conclude Santarsiero
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