Comuni: sindaci lucani approvano documento su crisi

di Antonio Gianseni. I primi cittadini lucani fanno sentire la loro voce attraverso un documento unico. Attribuzione completa dell’IMU ai Comuni, la rimozione del Patto di Stabilità, la eliminazione della Tesoreria Unica. Sono queste alcune delle richieste contenute in un documento approvato oggi dai Sindaci lucani al termine della manifestazione svoltasi al Teatro F.Stabile di Potenza.

“La massiccia partecipazione – ha detto il Presidente dell’Anci Basilicata Vito Santarsiero- ed il forte grido di allarme sollevato stamane anche dai Sindaci lucani, conferma che la situazione è quasi al punto di non ritorno.O si interviene subito –ha aggiunto- o si mette a rischio il sistema dei Comuni con un danno storico per il nostro Paese. Senza Comuni non c’è garanzia di futuro e di servizi essenziali per le nostre comunità. Solo politiche a favore degli Enti locali potranno garantire percorsi di crescita e di sviluppo per l’Italia.” Al termine dell’incontro i Sindaci hanno consegnato il documento approvato al prefetto di Potenza, Dott. Nunziante.

“Come al solito il consigliere Michele Napoli non perde occasione per attaccare il Sindaco Santarsiero e l’Amministrazione comunale di Potenza anche quando è necessario essere uniti.” Così il capogruppo del PD, Gianpaolo Carretta, in risposta alla presa di posizione di Napoli sulla manifestazione dei Sindaci lucani svoltasi oggi nel capoluogo. “La manifestazione di oggi dell’Anci –ha detto Carretta- esprime lo stato di grave disagio di tutti i Comuni d’Italia per le politiche contro gli Enti Locali di questi ultimi anni. Ne paga anche la Città di Potenza. Per quanto poi dichiarato da Napoli, occorre invece ringraziare Santarsiero per l’azione di risanamento amministrativo di questi anni che ha consentito al capoluogo di regione di abbattere il debito storico per oltre 60 milioni di euro, nonché per aver garantito l’erogazione dei servizi essenziali nonostante la rata mutuo di 12 milioni di euro che ogni anno viene versata per contenere e pagare tale debito ed oggi tutta a carico della spesa corrente. Sarebbe opportuno –conclude Carretta- in alcuni momenti agire e mostrare vera solidarietà rispetto a problemi di tutti che non hanno colore politico.”

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