di Redazione. Novità importanti per quanto concerne l'edilizia pubblica nel capoluogo. "Le Amministrazioni Comunali di città come Milano, Roma, Torino e Trieste hanno adottato provvedimenti in materia di edilizia residenziale pubblica agevolata, indirizzati a fronteggiare le nuove forme di “precariato abitativo”. In un difficile periodo di crisi economica, come quello che stiamo vivendo e patendo, oltre ai tradizionali problemi delle fasce socialmente più deboli si sono presentati sul mercato della ricerca della casa a prezzi popolari nuovi soggetti sociali, come i lavoratori temporanei, i lavoratori in trasferta ed i lavoratori precari in genere, tra queste figure ci sono anche i genitori separati, ritenuti una delle nuove forme di emarginazione sociale".
Sono le parole del consigliere comunale del PDL, Nicola Becce, per il quale si tratta di lodevoli iniziative che prevedono, in alcuni casi, la costruzione ex novo di condomini, in altri, la ristrutturazione di abitazioni già esistenti, che possano accogliere i genitori separati non affidatari che si trovano improvvisamente senza casa ed in difficoltà economica. A mio avviso si tratta di un atto di civiltà sociale, in grado di fornire un reale e concreto sostegno alle mamme ed ai papà soli che intendono iniziare una nuova vita, nel rispetto della propria dignità umana. In virtù di quanto appena detto è indispensabile che tali iniziative vengano intraprese a livello nazionale; anche la nostra città dovrebbe seguire questo esempio virtuoso, considerando che anche in una piccola realtà come la nostra sta aumentando il numero dei divorzi e conseguentemente il numero dei nuclei familiari monoparentali. L’Amministrazione comunale di Potenza - conclude Becce- dovrebbe impegnarsi, nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica, in interventi volti all’individuazione di alloggi da destinare ai genitori separati ad un costo di affitto limitato, contribuendo, in tal modo, ad ammortizzare una parte delle spese che gli stessi sono costretti ad affrontare.Per tale ragione ho presentato un ordine del giorno al presidente del consiglio comunale".
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