Basilicata, il fascino segreto di una terra imbevuta di storia

di Concetta Padula. La Basilicata è una regione incastonata al centro dell'Italia meridionale con due sbocchi sul mare Jonio e Tirreno.
 Il nome Basilicata è venuto in auge a livello costituzionale solo nel 1948. Gli abitanti del luogo preferiscono farsi chiamare lucani poichè la denominazione di Lucania conferisce loro natali più illustri. Gli stroriografi sono ancora indecisi su quale significato attribuire al termine Lucania perchè a livello etimologico assume diversi significati. Se viene fatto risalire al latino la parola lucus vuol dire bosco, così vengono messe in risalto le bellezze paesaggistiche della sua conformazione geografica. Se alla radice Lucania si conferiscono natali greci allora likos vuol dire lupo e si evidenziano le ricchezze della fauna regionale che ora è anche per la maggior parte protetta, causa estinzione.
Lucania è un termine che, sposando il sanscrito luc, si traduce con luce e vengono messi in risalto gli incantevoli tramonti e le albe spettacolari che si riflettono sui monti dato che conserva una conformazione geografica prevalentemente montuosa. Questa terra in passato è stata il crocevia di molti popoli. Scavando nella storia di questa regione riportiamo alla luce lontanissimi progenitori che arrivarono addirittura dall'Oriente attraversando le coste illiriche, sono i monaci Basiliani che si stanziarono nel materano ed ancora oggi ci hanno lasciato testimonianze di chiese sotterranee, di cenobi e di ricoveri di antichi anacoreti.
 Di contro Basilicata, terra del Basileus, cioè del re, che nel nono secolo indicava quello scorcio di territorio soggetta alla dominazione bizantina. Con basilikos si indicano anche i funzionari sempre bizantini che governavano la regione e che avevano in uso i libri basilici.