Uomo autunno/inverno 2012-'13: 007 licenza di eleganza

di Desirèe Montesano. Nel 1952 Ian Fleming, fresco sposo della contessa Anne Geraldine Rothermere Charteris, per "sconfiggere la noia della vita coniugale" si mette al lavoro del primo di una lunga serie di romanzi destinata a rivoluzionare il mondo della letteratura e del cinema: si tratta di Casino Royale pubblicato nel lontano 1593, protagonista un agente segreto britannico di nome James Bond.

Voci indiscrete raccontano che Ian Fleming, il creatore di James Bond, fosse un vero e proprio fashion victim: unico limite alla sua passione, il non potersi permettere gli abiti e gli accessori delle boutique londinesi.

Forse proprio per questo volle che il suo agente speciale 007 fosse vestito come i più ricchi gentlemen, tanto da delinearne il dress code: composto di un abito blu di serge o alpaca, secondo il clima, una camicia di seta bianca, una cravatta nera di seta a maglia, calzini blu e mocassini neri in vernice.

Dal primo film, "Licenza di uccidere", i costumisti hanno decretato stile e stilisti preferiti di 007, cercando di rimanere sempre fedeli al decalogo di Fleming. Sugli abiti di James Bond sono intervenuti, di volta in volta, i più grandi stilisti del mondo: Giorgio Armani, Brioni, Tom Ford, Hubert de Givenchy, Douglas Hayward, Rifat Ozbek, Jenny Packham, Miuccia Prada, Oscar de la Renta, Anthony Sinclair, Philip Treacy, Emanuele Ungaro.

Per il prossimo autunno inverno la parola d’ordine per essere alla moda è una sola : Bond Style! Miuccia Prada propone un preciso ritorno agli anni '40, con il doppiopetto che diventa il vero must di questa nuova collezione, che sia cappotto, giacca o trench coat, sempre decorato dai pupazzi di Enrico Baj, una perfezione che richiama un'estetica totalitaria.

Sulle passerelle ritorna l'abito - come icona dell'eleganza maschile e la prossima stagione punta sulla più classica della tradizione sartoriale attraverso nuove sperimentazioni tecnologiche per trame e tessuti.

Canali veste un uomo che ama l’eleganza raffinata, attuale e ricercata che mixa sapientemente il classico ed il casual per ottenere un gioco in cui vestire formale significa vestire sofisticato, senza eccessi nè stravaganze. I colori dominanti sono il grigio, il blu ed i marroni, mentre per le fantasie dei tessuti Canali attinge ai classici gessati e pied-de-poule. La sera il guardaroba si fa più elegante: giacche con petto a lancia, tessuti ricercati come il velluto e il jaquard in seta. Papillon, fazzoletto da taschino e foulard a completare il tutto, per una eleganza che non è semplicemente tradizione sartoriale ma modo di essere e sentirsi.

Nel suo prossimo film, il nostro 007 non sarà più vestito made in Italy ma dallo statunitense Tom Ford. James Bond indosserà i suoi primi abiti non europei. Per il made in Italy non resta che affidarsi ad un tocco a cui l’agente 007 non rinuncerbbe mai: una splendente camicia bianca, magari della sartoria Angelo Inglese... nonostante il nome una eccellenza tutta italiana.