"Alfano rompa ogni indugio, è momento delle scelte"


POTENZA. "Il Pdl ha ancora le energie e gli uomini per poter ritornare ad essere il Partito di riferimento degli italiani di centrodestra e protagonista dell’agenda politica nazionale. Le primarie devono dare il via a una rigenerazione del Pdl, ma da sole non bastano. Alfano deve sin da ora delineare una strategia chiara che porti il Pdl fuori dal guado.
E’ il momento delle scelte vere fatte nell'interesse del popolo italiano; scelte che indichino in modo chiaro quali sono i nostri programmi in favore delle famiglie e delle imprese, dei giovani, dei lavoratori e dei disoccupati. Gli italiani chiedono, e meritano, certezza e chiarezza.

Il Pdl ora è fermo, in attesa che qualcuno sancisca gli eventi, ma così corre il pericolo di rimanere travolto. Ben vengano, ripeto, le primarie e la fiducia ad Alfano, così come gli incontri nazionali come quello del prossimo 17 novembre a Milano, ma tutto questo non basta. Servono idee convincenti per risvegliare quell’orgoglio perduto nel nostro elettorato che non guarda mai a sinistra; bisogna suscitare una nuova emozione nell’opinione pubblica, ridare la speranza che noi davvero possiamo rappresentare l'alternativa in quest'Italia alla deriva in un mare di pericolosa antipolitica.

Alfano inizi anche a porre una questione morale nel partito, a far capire che l’etica viene prima dell’interesse personale e del carrierismo. Cominci a chiarire che non ci sarà un Monti bis o qualsiasi governo di unità nazionale con le sinistre.
Abbia la forza di rigenerare il partito recuperando il meglio del vecchio Pdl e l’entusiasmo del giovane. Tutto ciò significherebbe ridare nuova linfa al Pdl anche a costo di inimicarsi la nomenclatura che pur esiste nel nostro partito.

L’invito che faccio al segretario Alfano è di dare un segnale di discontinuità con il passato, di compiere un atto di freschezza politica, di assumere per il Pdl decisioni anche differenti dal Presidente Berlusconi.

Ho iniziato a fare politica negli stessi anni di Angelino Alfano, lui in FI e io in AN, due giovani politici nati con la seconda Repubblica. Entrambi abbiamo la memoria di quello che fu la prima Repubblica, specie nell’ultimo periodo. Una catastrofe politica che non bisogna dimenticare, se è vero che la storia è maestra di vita. Oggi non possiamo permetterci che “muoia Sansone con tutti i Filistei” e non possiamo più permetterci un partito esclusivamente leaderistico, sia a livello nazionale che locale. Cambiare si può anche nel Pdl. Bisogna avere il coraggio delle scelte. Ora più che mai". A riferirlo in una nota il consigliere Pdl Gianni Rosa.