Aumentano in Basilicata le vittime della strada

Concetta Padula. Decine, centinaia di vite umane ogni anno vengono falciate dai pirati della strada. Questa triste constatazione ci porta a considerare le diverse problematiche sociali che fanno da corollario ad un'immane tragedia, la perdita di vite umane e non solo. Tra le vittime , sono sempre più i pedoni di ritorno da una passeggiata con il loro amico a quattro zampe o da una partita a carte nel vicino bar del quartiere o anche i ciclisti che pur conducendo una vita sana vedono sgretolarsi, ridurre in mille pezzi i progetti di un'intera vita insieme alla routine quotidiana. I familiari, i parenti, gli amici vedono infrangersi come onde sugli scogli le speranze affettive e gli investimenti progettuali che coinvolgevano la loro vita con quella di un loro caro. Con la tragica perdita umana resta un grande buco nero colmabile solo con un atto di giustizia che il più delle volte viene a mancare perchè si scopre che il conducente dell'auto ha lasciato il ferito ,agonizzante, sul ciglio della strada senza neppure soccorrerlo. L'autista "omicida"può essere un giovane che guida ad alta velocità, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o molto più spesso di alcool. Sono persone che non hanno il ben che minimo senso civico e che mettono a repentaglio la propria vita e quella di altri,spinti dallo sballo e dalla "bravata" del momento. Un colpo di sonno, l'alta velocità unito al terreno scivoloso provocato da piogge battenti o da una fitta nebbia che impedisce la piena visibilità della strada fanno da cornice a schianti che potrebbero essere evitati se solo si guida con giudizio. Ed ancora,un lieve malore, uno sbandamento possono far perdere il controllo dell'autovettura e portare il conducente ad invadere la corsia opposta provocando così un duplice incidente e falciando la vita di interi nuclei familiari. Non dobbiamo dimenticare poi la superficialità con cui molto spesso si mette alla guida " chi non è idoneo"a farlo come: extra-comunitari senza patente, minorenni o persone affette da disturbi psichici. Non trascuriamo che non molto tempo fa erano noti alla cronaca gli atti sconsiderati di incoscienti che buttavano massi dal cavalcavia provocando così la morte di persone che viaggiavano con tutta tranquillità . E.... non dimentichiamo ancora coloro che per ozio, per adrenalina o per provare quel leggero brivido di piacere lungo la schiena si lanciano in gare automobilistiche clandestine ad alta velocità o, l'ultima trovata americana , quella di correre su rettilinei senza conducerte ma premendo soltanto il piede sull'acceleratore. Quando si è in viaggio, tutte le scelte di guida devono essere dettate dal rispetto per il grande rispetto per il dono della vita che si sposa con l'incolumità del prossimo. Le decisioni sbagliate, prese di getto, non ponderate, mettono a repentaglio l'esistenza propria e quella di un nostro simile. Quindi, quando ci si mette alla guida occorre usare sempre prudenza e ... allacciare la cintura disicurezza.