Rosa (Pdl): in Basilicata i "cercatori di fortuna" sono in azione pro PD

POTENZA. "Salire sul carro dei vincitori è una prassi molto in voga in Basilicata. Soprattutto negli ambienti di “cultura”. Basta annusare un cambiamento politico e si sgomita per farsi notare celebrando con i mezzi che si ha a disposizione i nuovi eroi. Capita così che chi ancora non s'è misurato con le urne sia già il vincitore. Bersani e il suo fido Speranza, Folino e De Filippo fanno proseliti in Basilicata tra coloro i quali ci tengono a reclamare la loro attenzione. Se c'è un settore in Basilicata che non conosce disoccupazione è quello dei cosiddetti “cercatori di fortuna”. Loro sanno come fare a campare. Ricevono indicazioni ogni giorno. Sono tante, infatti, le manifestazioni pubbliche di “conveniente sottomissione”: dalle assunzioni di “editorialisti scomodi” in Regione, alle “illustri” firme in calce alla candidatura in favore di D’Alema, all’appello a Bersani delle “fantomatiche” rappresentanze agricole, alle pagine intere dei giornali inneggianti alle qualità dei vari personaggi politici. Tutto sempre e stranamente in favore del Pd. C'è una cultura (chiamiamola così) schiacciata sul Partito-Regione. Per intenderci quello del duopolio Folino-De Filippo che è riuscito a permeare gli “ambienti che contano” della Basilicata. Capacità dei primi o spirito di “sacrificio” dei secondi? Non sta a me dirlo. Quel che è certo è che, anche a leggere le prime pagine di certi giornali sembra che oltre il Pd e la sua magnificenza in Basilicata non esista altro. Questo mondo che oggi inneggia al Pd dimentica con troppa facilità quale realtà si vive in Basilicata. Una terra e un popolo ridotti allo stremo delle forze da coloro i quali oggi vengono salutati come i nuovi messia. Per cosa devono essere premiati questi uomini? Per avere sfruttato la povertà rendendo tutti più deboli e controllabili? Non è populismo il mio. Ma l'istantanea, l'ennesima, del “Sistema Basilicata” che si rigenera attraverso una nuova figura, quella del “non bisognoso che però chiede”: soggetto dotato di un buon bagaglio culturale disposto a vendere il proprio status di uomo libero al migliore offerente. La cultura serve anche a questo. E chi va dicendo che non da' da mangiare è in evidente errore". A riferirlo in una nota il consigliere del Pdl Gianni Rosa.