Stalking: i lucani denunciano l'amore 'criminale'

Concetta Padula. Quanto è fragile la condizione umana quando l'uomo in un baleno vede sgretolarsi, sotto i propri occhi, tutti gli affetti, le certezze, le sicurezze di una vita. Il suo mondo, la sua realtà, la sua quotidianità costruita giorno dopo giorno si stacca da terra come una folata di vento. I sogni condivisi all'unisono con la persona amata, quella che doveva starci a fianco per tutta la vita, si annullano , con un guizzo scivolano via dalle proprie mani, dalla propria normalità. E così in un susseguirsi di litigi, di incomprensioni non si accetta che la donna possa volar via, scegliere di percorrere un'altra strada magari accanto ad un nuovo compagno. I progetti diventati ormai obsoleti, si accartocciano come pezzi di carta e l'uomo entra in crisi o tocca la depressione o si rifugia in pensieri di morte . L'uomo"lasciato" si spersonalizza, lui stesso sembra esser diventato spettatore della sua stessa vita. Non accetta con raziocinio la situazione, questa "stranezza" è una realtà che non gli appartiene. Ed è così che inizia a perseguitare la "donna della sua vita". La segue quando esce di casa, quando va al lavoro, quando si reca dalle amiche. Inizia a pedinarla, a giudicarla,a tempestarla di telefonate. La perseguita tanto da renderle la vita impossibile. Nella mente del persecutore s'insinua la "certezza", la "giustificazione"che compie tutto ciò solo per amore. Un amore criminale. Un amore malato del quale la donna già da tempo aveva cercato di "mettersi al riparo". Lei che ha ricevuto le prime avvisaglie con maltrattamenti fisici e psicologici perchè l'uomo agognava solo di possederla come un oggetto, di comandarla, di poterla gestire a suo piacimento. Lui non ha accettato la "sconfitta", non ha accettato il"rifiuto". Così un giorno, una sera, una mattina l'aspetta sotto casa per un chiarimento che sfocia in un ennesimo litigio e lui..... le spara, l'accoltella o la strangola. Poi, l'uomo in un istante rielabora l'accaduto, come un lampo in una serata di pioggia, diventa consapevole del proprio gesto e con atto estremo, si suicida, cade sul corpo della sua stessa vittima. Un uomo normale sempre integro nelle sue azioni che ha perso il lume della ragione, ha perso il controllo di sè: nessuno dei suoi conoscenti riesce a spiegarselo, a farsene una ragione. Queste tragedie, questi drammi, il più delle volte si consumano in famiglia, tra le quattro mura domestiche. In tutti i casi di cronaca anche regionali si suppone, si pensa, si congettura.... ma la verità resta quasi sempre nascosta tra le pagine sdrucite di un libro di cui purtroppo si conoscono le botte,i soprusi, le angherie subite dalla donna per mano del proprio compagno o marito e poi...... la fine con un tragico epilogo.