Bambini: il gioco che fa crescere

Concetta Padula. La prima forma di relazione che il bambino istaura con il mondo esterno è rappresentato dal gioco. Il contatto che si crea tra genitori e figlio, nei primi mesi di vita, è di carattere empatico ed il più delle volte corrisponde ad un interscambio di sorrisi, carezze, coccole e solleticamento da parte dei grandi. Di contro, il neonato segue con lo sguardo la madre ed il padre, ne cattura tutti i movimenti, è in grado di carpirne le sicurezze e le titubanze che acquisirà col tempo e che entreranno a far parte del suo bagaglio affettivo. L'interscambio emotivo che si viene creare tra il neonato e le figure genitoriali condizionerà per sempre il suo carattere e l'approccio che riserverà al mondo esterno. I pediatri sostengono che i bambini di oggi ricevono maggiori stimoli dalla realtà sociale. Vivono in uno spazio più ovattato, se pensiamo che già durante i 3-5 mesi iniziano a portare in bocca i primi giochini di gomma(un tempo era il ditino) che stimolano e danno sollievo al dolore causato dalla prima dentizione.Il bambino crescendo con il gioco acquisisce la prima forma di autonomia. Verso i 10-12 mesi ed anche prima, si isola in un angolo della culla e dall'esterno possiamo vedere che si è creato un mondo tutto suo in cui tocca, mordicchia e lancia tutti i suoi giocattoli. Andando all'asilo nido, man mano il suo raggio d'azione si allarga ed inizia a relazionarsi con i suoi coetanei ed anche con bambini dell'altro sesso. La diversità di genere comincia ad accentuarsi con la scelta del gioco: camion, costruzioni e pallone per lui; bambole, cerchi e peluche per lei. Diversità che gli educatori, soprattutto in aula, cercano di accentuare il meno possibile perchè preferiscono conferire maggior risalto alla socializzazione ed all'armonia del gruppo. Il gioco fino al periodo scolare rappresenta l'unica occupazione del bambino. E.. ...trascorrendo giornate piene di stupore ed innocenza, senza pensieri, giocando, scherzando e piangendo s'inizia a iniziano i cambiamenti, s'inizia a diventar grandi.