Commercio a Potenza: De Rosa, iter burocratico nuova attività non è determinato da amministrazione comunale
gennaio 23, 2013
POTENZA. “L'iter burocratico per aprire una nuova attività non è determinato dall'amministrazione comunale, né dai suoi uffici. Diverse – precisa l'assessore al Commercio e al Turismo, Luciano De Rosa – le inesattezze riportate in un articolo pubblicato sulla stampa locale, redatto secondo quanto dichiarato da un consigliere comunale. Il settore Attività produttive ha pubblicato sul sito internet del Comune, (area tematica commercio, oggi SUAP), la modulistica necessaria per presentare le 'Dichiarazioni' oggi 'Segnalazioni d’inizio attività' in materia di commercio, acconciatori ed estetisti, pubblici esercizi, il tutto già molto prima dell’entrata in vigore della predetta normativa (2010). La Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), infatti, non è oggetto di modulistica ministeriale obbligatoria, si è così ritenuto opportuno - spiega ancora De Rosa - mantenere la modulistica esistente, familiare agli utenti, sufficiente per la formulazione delle segnalazioni previste dalla nuova normativa”. L'assessore, quindi, nello stigmatizzare “diverse imprecisioni riportate nell'interrogazione pubblicata, alcune anche lesive della professionalità di chi sull'argomento lavora con competenza e abnegazione” ricorda che per quel che attiene alle comunicazioni di subingressi e cessazioni la normativa vigente consente ai Comuni di accettarle nei trenta giorni precedenti al verificarsi dell'evento. Per aperture, trasferimenti e cessazioni si è passati dalla comunicazione, alla dichiarazione, alla già menzionata Scia, secondo quanto disposto dalla legge 122 del 2010 che può essere presentata solo preventivamente o contestualmente all'inizio dell'attività stessa, a pena di sanzione pecuniaria. Si tratta – ancora De Rosa – non di 'paradossali elucubrazioni dei funzionari dell’ufficio commercio del Comune di Potenza' come erroneamente sostenuto, ma di quanto riportato nella Risoluzione del ministero per lo Sviluppo economico n.178981 del 30 novembre 2010, anche questa agevolmente reperibile in internet. Altro grossolano errore è il richiamo alla legge regionale 19 del 1999. Il termine di decorrenza indicato, di un anno, è riferito al diritto derivante dall’atto di trasferimento, che decade se non viene esercitato attraverso la presentazione della comunicazione al Comune. Se ciò non fosse il Comune potrebbe venire a conoscenza dell’apertura di un esercizio commerciale nel suo territorio dopo un anno dalla sua apertura, magari da persone a vario titolo non idonee a farlo. Non esiste, dunque, alcuna illogicità o arbitraria interpretazione che la giunta comunale dovrebbe censurare: illogiche e arbitrarie sono le lamentate di quanti non ottemperano nei termini agli adempimenti elementari sopra descritti a danno dei loro clienti, inevitabilmente sanzionati”, conclude l'assessore De Rosa.
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