San Valentino, la primavera è vicino

Concetta Padula. Uno dei proverbi più noti della tradizione contadina lucana recita così:"San Valentino, la primavera è vicino".Questo detto popolare coincide col fatto che, secondo note leggende, gli uccelli risvegliandosi dal torpore invernale iniziano a nidificare proprio il 14 Febbraio, festa degli innamorati(dei due piccioncini). San Valentino è il patrono di Abriola, un paesino distante circa 20 Km da PZ. La festa patronale coinvolge tutti gli abitanti del piccolo paese montano e viene celebrata due volte all'anno: il 14 Febbraio e il 16 Agosto(rientro degli emigranti per le ferie estive).

Ad Abriola, la festa di S. Valentino impersonifica davvero il "culto dell'amore". Durante la Santa Messa vengono benedette dal parroco del posto tutte le coppie che durante l'anno hanno compiuto 50 anni di matrimonio. Insieme ad esse, suggellano il proprio legame affettivo anche i giovani innamorati. Le giovani coppie chiedono la protezione del Santo perchè sperano di raggiungere l'agognato obbiettivo delle nozze d'oro, invece i veterani lo ringraziano per aver raggiunto l'ambito traguardo. Durante la vigilia di questa santa ricorrenza i fedeli si dividono in due squadre per contendersi l'onore di portare in spalla , l'indomani, la stata del Santo durante la processione. La sera, i giovani dei diversi quartieri del borgo fanno a gara anche per contendersi il "fucanoio" più bello.

I fucanoi sono falò di ginestre che incarnano il fuoco dell'amore e della passione che arde nel cuore di tutti gli innamorati. Intorno a questi falò si mangiano i piatti tipici della regione che si sposano bene con il vino rosso locale, si balla e s'intonano ritornelli tipici dei dialetti lucani. I festeggiamenti si protraggono sino alle prime luci dell'alba quando iniziano poi i festeggiamenti religiosi. Secondo leggende popolari ci fu un periodo , che si confonde con la notte dei tempi, in cui gli abitanti di Abriola soffrivano a causa di una terribile carestia.

Un Signore dal nome Valentino detto il romano recandosi in un paese vicino commissionò due carri di grano per Abriola ma non avendo denaro con sè lasciò come pegno un preziosissimo anello. i commercianti portarono il grano in paese e sul posto cercarono il committente per ricevere il saldo dell'accordo. Nessuno conosceva quel Signore, allora pensarono di visitare la Chiesa patronale. Con grande stupore riconobbero nella statua di San Valentino la persona con cui avevano stipulato il contratto. Credendo di aver trattato col Santo in persona, costoro restituirono l'anello, lasciarono il grano e non pretesero nulla in cambio.Da allora San Valentino venne onorato in tutte le famiglie di Abriola come il Santo protettore del loro paese.