MATERA. E' terminato il primo dei tre simposi organizzati dal Comune di Matera e dal Comitato di Pilotaggio del piano di gestione del Sito Unesco.
Questa mattina i facilitatori ed i traduttori hanno illustrato i lavori dei laboratori svolti dai 4 gruppi a cui hanno partecipato complessivamente un centinaio di persone in una composizione molto eterogenea per età, competenze, conoscenze, ruolo.
“Il lavoro sul codice/patrimonio genetico – hanno detto Angela Colonna e Mimmo Fiore, coordinatori del Piano di Gestione - è stato incentrato sui valori ed ha incrociato prospettive diverse, giungendo a tre parole chiave con cui raccogliere le molte sfaccettature emerse nel confronto: Vita, Bellezza, Armonia.
Vita come valore assoluto, come sintesi del carattere di questo luogo come luogo abitato ininterrottamente dal passato preistorico, che contiene dunque il carattere della continuità, dell’abitare, della residenzialità, dove il rapporto uomo – natura è ottimizzato, e ancora l’idea del vicinato, della convivenza, della condivisione. La bellezza racconta la stratificazione di conoscenza, la continuità del sapere, come manifestazione del paesaggio esteriore e di quello interiore. Armonia sintetizza l’idea di benessere, di equilibrio, di spiritualità. Tutto questo ha a che fare con qualcosa che questo sito possiede nel suo patrimonio, e che ancora emana; sono memorie, è presente sia in forma di percezioni ma anche di cose a cui tendere, è patrimonio ma è anche desiderio per un futuro da costruire, partecipando.
Il lavoro di questo primo simposio, incentrato sui valori in cui ci riconosciamo specchiandoci in questo sito fatto dei Sassi, della Murgia e della Gravina, pone le basi, i valori, su cui posare le scelte, le azioni. Questo lavoro continuerà nel secondo e nel terzo simposio, ripartendo da queste basi per discutere, approfondire, condividere sui temi della Geocultura e delle Energie, e dell’Evoluzione e per portare il percorso partecipativo intrapreso sul terreno delle scelte strategiche e delle azioni per il futuro di un bene universale”.
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