Tutto pronto per la prima sfilata di carri allegorici a Montescaglioso


MONTESCAGLIOSO (MT). Nel pomeriggio di domenica 3 febbraio, a Montescaglioso, inizieranno i festeggiamenti dedicati al Carnevale, con la sfilata dei carri.

In questa edizione, per via delle ristrettezze economiche, il numero dei carri è sceso da sei a quattro, tre allegorici e uno “guida”, ma la particolarità della loro costruzione resta invariata: tutti sono realizzati con manufatti in cartapesta realizzati nel paese lucano, da maestri cartapestai che hanno appreso l’arte in maniera autodidatta.

I tempi per la realizzazione dei carri sono stati stretti, come ha affermato Rocco Oliva, autore del carro “La profezia dei Maia”: Per completare il carro, abbiamo impiegato circa un mese, facendo tutto rapidamente. Per realizzare un carro totalmente artigianale, gli altri anni ci abbiamo messo dai due ai tre mesi”.

Apparentemente i carri allegorici trattano argomenti diversi, ma ciò che li unisce è un messaggio di speranza contro la crisi.

Il maestro cartapestaio Leo Maggiore ironizza sul tema utilizzando la metafora della musica: “La musica c’è, ma non si sente. Abbiamo raffigurato sul carro tre musicisti, un pupazzo gigante posto nel retro suona il trombone, poi c’è uno che suona la fisarmonica e alla testa del carro c’è il direttore d’orchestra. Quest’ultimo è la raffigurazione del professor Rocco Lacanfora, noto musicista montese”.

Il carro dedicato all’antica civiltà prende spunto dalla canzone di Vasco Rossi, “Io sono ancora qua” e deride la irrealizzata profezia con due personaggi.

“Abbiamo rappresentato le tribù Maia con i loro simboli – ha spiegato Rocco Oliva - ironizzando su di loro. Sul tempio proponiamo Roberto Beningni e Silvio Berlusconi, quali rappresentanti ‘attori contrari italiani’, che riescono a salvarsi da questa fine del mondo. Infatti sono raffigurati mentre escono dal tempio e deridono i Maia, affermando che noi siamo ancora qua. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che comunque vadano le cose, nonostante la crisi, che ha colpito il carnevale stesso, nonostante tutti i problemi economici e globali, c’è ancora gente che non vuole mollare e quindi, parafrasando anche la canzone di Vasco Rossi, siamo ancora qua”.

Dedicato ai pirati è il carro realizzato da Giuseppe Maggiore, Francesco David e Vito Cedro. In due settimane – ha affermato Francesco David – abbiamo realizzato un carro che raffigura una nave con all’interno tre pupazzi. Il primo raffigura Rabber, personaggio del cartone animato ‘One Piece’, al centro c’è un pirata e nella parte anteriore il classico pappagallo che accompagna questi predoni.  Abbiamo intitolato il carro ‘la maledizione dei ragazzi di fuori’, prendendo spunto dal primo film  “ I pirati dei Caraibi’ e adattandolo al nome del nostro gruppo.


Info: www.carnevalemontese.it

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