"De Filippo e speranza dimenticano tutto il resto"

POTENZA - "Le dimissioni del governatore lucano riaprono la sfida elettorale contro il “Sistema Basilicata”. Un'occasione unica per la nostra regione e per tutta la società non compromessa con i “poteri forti”. E' però necessario tracciare, fin da ora, un percorso condiviso, che non ceda il passo all'antipolitica e al populismo, ma che, con i cittadini perbene, ci porti a scardinare il sistema feudale che da sempre governa la nostra terra facendo leva sul binomio potere-bisogno per incassare il consenso.

La vicenda giudiziaria che ha colpito la Giunta e il Consiglio regionale, sulla quale spetta alla magistratura far piena luce, probabilmente ha offerto l'alibi a De Filippo per abbandonare il governo della Basilicata, lasciandosi alle spalle una terra che lui e i suoi sodali hanno condannato a morte. Le dimissioni ci appaiono un pretesto se facciamo un salto indietro nel tempo di qualche settimana, quando sulla questione Fenice la maggioranza di centrosinistra rifiutava di assumersi le proprie responsabilità. Forse i tempi non erano maturi considerata l'incertezza in cui si trovava il governo nazionale.

Ecco dunque che le parole che il governatore usa per spiegare la sua “uscita di scena” non convincono. Così come non convincono le parole dell'onorevole Speranza che viene in suo aiuto. Sembra che si accorgano del “degrado” che “rappresenta un'offesa alla dignità dei cittadini lucani” solo grazie alle cronache di queste ore. Come se il quadro delineato dalla magistratura fosse il solo male che affligge la Basilicata. E allora mi chiedo dove sono stati finora.

Puntare il dito contro gli episodi emersi dalle cronache giudiziarie e dimenticare tutto il resto è fuorviante. Sarebbe invece il caso di aprire un dialogo sulle grandi problematiche della Basilicata, sui ritardi che questa terra sconta grazie a chi l'ha governata da decenni. Su questi temi vogliamo confrontarci.

Il governatore declina furbescamente il comando e ai lucani lascia le macerie di altri tre anni persi rispetto al resto d'Italia. De Filippo punta il dito contro il marcio emerso dalle cronache giudiziarie e prova ad approdare su altri lidi. Nella sua lettera di dimissioni parla di "responsabilità e forte bisogno di credibilità". La realtà che vediamo è un'altra: una fuga dettata da "giustizia e carriera".
E allora non ci resta che tornare alle urne per provare a riprenderci la nostra terra e i nostri diritti, ricordando già da ora ai lucani che “Il Sistema Basilicata” partorisce solo topolini. Che alla prima goccia d'acqua scappano". Lo rende noto in un comunicato il consigliere regionale Gianni Rosa.