I 'Venerdì Culturali' di presenza Lucana: 24° Anno il Novecento Letterario – Giuseppe Berto: la necessità di raccontare

di Michele Santoro - Dopo la Storia di Taranto dal 1945 al 1970, presentata da Pinuccio Stea, torna, nei “Venerdì Culturali”, la cartella “Il Novecento Letterario” con il ricordo e la commemorazione, a cento anni dalla nascita, di Giuseppe Berto, dal titolo “La necessità di raccontare”: autore Pierfranco Bruni pubblicato per le Edizioni Prospettive Meridionali. L’appuntamento si svolgerà Venerdì 17 Ottobre, alle ore 18.30, presso la sede di Via Veneto 106/A con ingresso libero. Il testo ultimo di Bruni dal titolo Giuseppe Berto la necessità di raccontare, pubblicato per le Edizioni Prospettive Meridionali, nasce per ricordare e commemorare lo scrittore, nato a Mogliano Veneto nel 1914 e morto a Roma nel 1978, a cento anni dalla nascita. La base dell’amore e delle memorie di Pierfranco passa, inizialmente, dalla sua terra. Per questo egli approfondisce i suoi studi su tutti quegli autori che nel sud sono nati, hanno soggiornato oppure hanno trovato estremo riposo come Berto, a Capo Vaticano, e Levi, ad Aliano. Pavese poeta più studiato e tra i più amati dall’autore, al pari di Alvaro, Strati, Grisi, cui ora si aggiunge Giuseppe Berto. Quello di Bruni è un approfondimento sia del letterato e sia dello storico che si snoda su vari fronti alla ricerca di carteggi, foto, documenti, scritti che formano uno studio che, con puntualità, è pubblicato in Italia e anche in Europa, come quest’ultimo su Berto. Una passeggiata di Bruni fatta con il padre conserva una bella liricità alimentata da forti ricordi e nello stesso tempo, da fievoli rintocchi della memoria che sa poco e vuol essere alimentata, ancor di più, dal trascorso di un padre amato. L’incrocio degli episodi di vita raccontata dal padre su Giuseppe Berto, Bruni li ha portati sempre con sé e ora fluiscono, quasi come un atto dovuto. In passato, di molti autori, si è persa la traccia anche perché una scuola, non rinnovata, non li ha trattati. Speriamo che in futuro, autori che hanno dato alla letteratura del Novecento capolavori, quali Il Cielo è rosso, Il male oscuro, Anonimo veneziano e altri ancora debbano essere studiati, per colmare quel fossato fatto di non conoscenza. Le antologie scolastiche possono e devono essere aggiornate e contenere tanti autori che il tempo tende a far obliare. Il saggio di Pierfranco Bruni, è arricchito da capitoli scritti da: Mauro Mazza, Gerardo Picardo, Marilena Cavallo, Claudia Rende e Micol Bruni. “Appena la vidi seppi che quella terra, dalla quale si scorgevano magiche isole, era la mia seconda terra, e qui son venuto a vivere. Sto su un promontorio alto sul mare, è un panorama stupendo. E quando il giorno, dalla punta del mio promontorio, guardo gli scogli e le spiaggette, cento metri sotto il mare limpidissimo che si fa subito blu profondo, so di trovarmi in uno di quei luoghi più belli della terra”. (G. Berto)