Siamo felici ed orgogliosi di questo riconoscimento. Soprattutto noi lucani nel mondo e ancora di più noi lucani immigrati a Torino, città del "torinese del sud" Carlo Levi; la stessa, che Giorgio Amendola liberò nel 25 aprile del 1945 dal nazismo e dal fascismo. Terminata la questione fascista, Giorgio Amendola volle fare di Matera capitale della riscossa di emancipazione delle classi subalterne e dell'intero Meridione, insieme a Carlo Levi, Rocco Scotellaro ,Manlio Rossi Doria e Angelo Ziccardi.
Ora va dato merito alle attività culturali della Soprintentenza di Matera e soprattutto alla abnegazione e dedizione Istituzionale del Sindaco Salvatore Adduce.
A riferirlo in una nota il Presidente della Fondazione Giorgio Amendola, Prospero Cerabona.