Teatro sacro nei Sassi di Matera

MATERA - «Ecco il teatro magnifico della crocifissione, in cui Dio crocifigge il Figlio/ e lo dimostra a tutti./ Ecco il Padre amorevole che corre in aiuto del Figlio/ e squarcia tutte le nuvole/ e fa piovere dal cielo quella manciata di rose/ che noi umani chiamiamo cristianesimo». Così Alda Merini scrive nel “Poema della croce”, testo della rappresentazione teatrale che si terrà martedì 2 ottobre alle ore 20.00, nella Cattedrale di Matera. Giunge così, nello splendido scenario dei Sassi, il teatro sacro itinerante “Poema della Croce”, pièce del progetto regionale “TEATRO SACRO NELLE CATTEDRALI” promosso dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, patrocinato dalla Regione Basilicata e dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), ideato e diretto da don Vito Telesca, Vicario generale dell’Arcidiocesi. Le tre tappe precedenti si sono svolte con successo a Melfi, Potenza e Lagonegro. La Cattedrale dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant'Eustachio, gioiello dell’arte romanico-pugliese collocata nella Civita, punto più alto della città, accoglierà il tema del sacrificio della Croce e della sua la profonda attualità nel mistero cristiano della salvezza. Tra gli splendidi affreschi medioevali e le decorazioni barocche del duomo materano, la voce di Iole Cerminara dominerà le parti salienti dello spettacolo, interpretando musiche scelte dal regista. Tra i brani, anche testi di Juni Russo, Fabrizio De Andrè, le note del “Magnificat” di Marco Frisina, a cui si alterneranno gli interventi dell’Associazione musicale “ART-PARK”, della “Cappella Musicale della Cattedrale di Potenza” diretta da Giuseppe Cillis, e l’interpretazione del soprano Patrizia Borghini. Gli accompagnamenti musicali saranno affidati alla chitarra di Don Mimmo Florio, alla tromba di Donato Benedetto, al violoncello di Paolo Miccolis, al pianoforte di Francesco Scorza. Tutto contribuirà a tratteggiare l’affresco dell’intenso dialogo interiore della Poetessa, che dà voce a Maria e al Figlio. La recitazione dei testi della Merini sarà affidata alle voci di Giovanna Valente, Donato Varallo ed Anna Anastasio. Sapienti interventi audio e giochi di luce contribuiranno al climax teatrale, sotto la cura del service di Renato La Ghezza. Musica, poesia ed arte visiva si intrecceranno alla perfomance della compagnia HDUEteatrO, giovani attori che metteranno in scena la Passione di Cristo, mentre la Resurrezione, nella parte finale dello spettacolo, sarà simboleggiata dall’opera di Raimondo Galeano, una croce in legno trattata con vernici fluorescenti che squarcerà il buio della scena, rimandando alla sfolgorante vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato.