POTENZA - Sabato 13 Ottobre, Mons. Salvatore Ligorio, illustre grottagliese, Arcivescovo Metropolita di Potenza - Muro Lucano – Marsico Nuovo, sarà festeggiato per i suoi 70 anni con una Santa Messa alle 18:30 nella Cattedrale di Potenza. Per la giornata di sabato è prevista la partecipazione di molti estimatori nonché concittadini del prelato, infatti saranno tanti gli autobus in partenza da Grottaglie alla volta di Potenza.
Molte le sorprese che suggelleranno questo importante compleanno, fra le tante qualcosa di enorme preziosità e sicuramente unica nel suo genere, un tabernacolo in terracotta invetriata, con lustri oro e platino, realizzata dell’architetto/restauratore/ceramista, Francesco Carbotti, salito agli onori delle cronache per il grande lavoro di consolidamento strutturale e di restauro conservativo-filologico, realizzato sulla cupola del Santuario di Grottaglie della Compagnia di Gesù, dove riposano i resti mortali del Santo grottagliese Francesco de Geronimo S.J., a cui è intitolato lo stesso Santuario, dove insiste anche la casa del Santo.
Questo prezioso Tabernacolo (foto del montaggio) sarà collocato nella cappella privata di S.E.R. Mons. Salvatore Ligorio, nell’Arcivescovado di Potenza, adiacente alla Cattedrale di San Gerardo. Lo stesso farà parte di un apparato decorativo del quale fa già bella mostra il “Christus Invictus”, Crocifisso inaugurato nel marzo 2017, realizzato dallo stesso arch. Carbotti.
L’idea di adornare la cappella privata di Mons. Ligorio, è nata in concomitanza della consegna del Pallio, avvenuta il 28 ottobre 2016 nella Cattedrale di San Gerardo, in Potenza, da parte di S. E. Mons. Adriano Bernardini (foto allegata), Nunzio Apostolico del Santo Padre Francesco per l’Italia e la Città Stato di San Marino.
L’arch. Francesco Carbotti che ha realizzato il prezioso tabernacolo, è da un po’ di anni a questa parte impegnato in progetti di altissimo livello sia come architetto restauratore che come artista scultore/ceramista; attualmente è impegnato nel completamento della Beata Vergine di Fatima, opera d’arte unica e mastodontica dove le figure sono in maiolica robbiana, con lustri in oro e platino, decori di cornice in terracotta invetriata sempre con lustri in oro e platino, un’opera che quando sarà finita avrà dimensioni da Guinness dei primati, sfiorerà i 16 metri quadri di superficie.
Per questa scultura ci sono molti contendenti disposti a pagare cifre esorbitanti, fra questi un polo museale negli Stati Uniti. Ma l’architetto/restauratore/ceramista è chiuso in un riservo e non dà risposte, perché la sua ferma volontà è quella di far restare in Italia le meravigliose opere che sta ultimando come il San Nicola, l’Annunciazione e la già citata Madonna di Fatima.
In queste sculture, il nostro, ha voluto fondere più stili, ottenendo degli straordinari effetti cromatici e plastici: la morbidezza della maiolica robbiana, rinascimentale, i preziosismi della ceramica bizantina e araba e le sinuosità dell’Art Nouveau. Intorno a queste opere di straordinaria bellezza e raffinatezza, come già scritto, c’è un enorme interessamento anche a livello internazionale.