Lettera aperta di Antonio Mattia (M5S Basilicata) ai giovani lucani


POTENZA - Carissimi ragazze e ragazzi,

nella nostra regione una famiglia su quattro vive al di sotto della soglia di povertà. Nel 2017, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è salito decisamente passando dal 34,2% al 38,1%. I giovani che né studiano né cercano un lavoro sono pari al 32%.

La Basilicata dunque si impoverisce, si spopola e invecchia. Secondo le previsioni, nel 2045 perderà 89 mila abitanti, di cui 62 mila nella classe d’età 0-29. Ancora più problematica sarebbe la situazione nel 2065, con una flessione della popolazione residente regionale stimata in circa 179 mila unità e complessivamente sotto i 400 mila abitanti.

Diminuiscono le nascite, aumentano i decessi, i giovani continuano a emigrare, l’età media sale inesorabilmente.

La Basilicata è la regione meridionale con il tasso di ‘migrazione’ di giovani laureati più alto, l’83%. I giovani lasciano la loro terra, nonostante la presenza delle Università di Potenza e di Matera, di conseguenza, l’età media della popolazione sale.

Le ripercussioni sono quotidiane, gli uffici postali chiudono definitivamente oppure gli sportelli aprono a giorni alterni. Chiudono le edicole, non si aprono altre farmacie. I servizi tendono a concentrarsi in pochi Comuni mentre spariscono nei piccoli centri con popolazione inferiore a mille abitanti, che in Basilicata sono la maggioranza.

Qui da noi ormai l’ascensore sociale si è rotto, è fuori servizio da anni. Gli studenti sono svantaggiati e frequentano scuole svantaggiate.

Le poche risorse della scuola si traducono in strutture a volte fatiscenti o spoglie: il 41% delle scuole secondarie di primo grado, per esempio, lamenta una scarsa dotazione di laboratori e ambienti di apprendimento adatti a sperimentare nuove prassi didattiche, con 4 scuole su 10 che possono fare affidamento su meno di un laboratorio ogni 100 studenti. Rispetto alla media italiana, il numero di scuole in tale situazione in Basilicata è molto alto.

Potrei parlarvi di carenze infrastrutturali sia fisiche sia sociali e di tante altre lacune che caratterizzano la nostra regione di cui certamente siete a conoscenza. Mi fermo qui, non voglio tediarvi con i dati né sollecitare in voi un senso di sconforto. Questo scenario serve solo per dirvi che so quanto sia difficile essere giovani in Basilicata. E lo è ancor di più se in un quadro complicato come questo si insinuano quegli atavici ostacoli che si chiamano clientelismo, raccomandazioni, odiosi privilegi che mortificano la vostra dignità e la vostra intelligenza.

La Basilicata è una regione bloccata da una politica asfissiante, che ha occupato ogni settore della vita pubblica e mortificato le potenzialità di sviluppo che risiedono in primo luogo nelle energie giovani.

Tuttavia è possibile “aggiustare il futuro”, ripartendo dalle forze sane di questa terra e cioè da voi, cari ragazze e ragazzi.

Perché la Basilicata, a prescindere dai dati negativi che ereditiamo da decenni di mal governo, è una terra che conserva potenzialità enormi di sviluppo. E noi abbiamo il dovere di creare le condizioni affinché quelle potenzialità si trasformino in meravigliose opportunità e risorse.

La Basilicata è bella e, in fondo, è buona. Dobbiamo fare in modo che sia anche giusta.

La prima condizione è che non siate costretti a emigrare. La seconda condizione è che vengano valorizzate le vostre risorse di intelligenza, di creatività, di volontà, nel quadro di un progetto di sviluppo che mette al centro il futuro delle nuove generazioni. Un progetto che offra valide ragioni a chi ha voglia di tornare.

Per questo abbiamo messo in campo un piano di sviluppo che, finalmente, poggia su una visione internazionale e traccia percorsi di crescita che puntano a rimettere la Basilicata al posto che le spetta all’interno del Mezzogiorno, del Paese e del Mondo. Un piano concreto per il lavoro che vi invito a leggere non appena sarà pubblicato. Nel quadro del piano di sviluppo metteremo in campo azioni più specifiche che vi coinvolgono. Quella per noi più importante è la realizzazione di un Piano strategico per la “Basilicata Young” 2019-2024 che delinei obiettivi, progetti e azioni rivolte ai giovani nella fascia di età 14-35 anni.

Un Piano che sarà elaborato nell’ambito di una struttura attestata al dipartimento della Presidenza, una “Task force giovani” costituita da ragazze e ragazzi. E poi, solo per fare alcuni esempi, la Youth Bank, il Politecnico Arte e Scienza, le iniziative per l’Università e per gli studenti. Oltre le azioni per i ragazzi che fanno più fatica a realizzarsi nel mondo del lavoro. Troverete tutto nel Programma completo.

Sia il Piano di sviluppo, sia le azioni più specifiche, hanno bisogno di un contesto favorevole, di condizioni di agibilità sociale e politica, di ripristino della fiducia nelle istituzioni. Perciò dobbiamo rimuovere gli odiosi ostacoli alla libertà di espressione delle vostre intelligenze ed energie. Gli ostacoli del clientelismo, dei favoritismi, delle raccomandazioni e dei privilegi.

Ecco perché gli amministratori delle società partecipate e i dirigenti dovranno essere selezionati con criteri simili a quelli utilizzati nel privato affidandosi a società riconosciute internazionalmente come essere le migliori e più indipendenti di head hunting.

Ecco perché i concorsi pubblici dovranno essere trasparenti.

Cari ragazze e ragazzi, noi ce la metteremo tutta.

Vi chiedo di mettere a disposizione della Basilicata la vostra intelligenza e la vostra creatività. Vi chiedo di partecipare alla vita pubblica e politica, con la forza che conservate nei vostri cuori. A coloro che già sono impegnati attivamente nelle organizzazioni sociali, nei partiti, nelle associazioni di volontariato, nel mondo del lavoro dico: bravi! Però fatevi rispettare.

Un abbraccio affettuoso a tutti voi.

Così in una nota Antonio Mattia, candidato presidente del M5S alla Regione Basilicata.