Rosa (FDI): "Autonomia, se è una scusa per il federalismo, non siamo d’accordo"


POTENZA - Se il processo autonomistico di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna deve essere il preludio al federalismo alla Bossi non può avere la condivisione di chi come noi si batte da sempre per un’Italia che, da Nord a Sud, sia Stato sovrano.

Se l’autonomia delle Regioni è un modo per ottimizzare le risorse e garantire efficienza, se è lo strumento per garantire un protagonismo delle Regioni stesse, in primis la Basilicata che tanto da all’Italia, non possiamo che dirci d’accordo.

A quanto si intuisce dalle dichiarazioni dei Governi delle Regioni interessata dall’accordo di Governo non sembra questa l’intenzione. I continui richiami di Veneto e Lombardia a ‘restituire i soldi’ ci fanno ripiombare al ‘Roma ladrona’ e ‘Sud parassita’ di bossiana memoria. E questo non è tollerabile.

La frettolosa concessione dell’autonomia sulla base del residuo fiscale è da imputare innanzitutto a Gentiloni che, nella sua smania di riacquistare consenso prima delle elezioni, firmò il preaccordo. Questo errore sembra che stia per essere perpetrato anche dall’attuale Governo: da un lato la Lega spinge e come potrebbe non farlo vista la sua storia, e dall’altro dai 5stelle che si dimostrano non all’altezza di arginare fughe federaliste e di riportare le pretese dei Presidenti del Nord nell’alveo dell’autonomia effettivamente prevista dalla Costituzione che non significa più Veneto o più Lombardia ma più Italia delle Regioni.

Questo Governo è un Governo votato da nord a sud e in quanto tale non può dimenticare quali sono le esigenze di tutti gli Italiani, non solo di alcuni.

Noi non abbiamo paura di assumerci più responsabilità. Il prossimo Governo regionale di centrodestra chiederà maggiori margini di manovra e di autonomia. Ma questa autonomia non può trasformarsi in egoismo. Ce lo impone la Costituzione e ce lo impongono il rispetto per i Lucani. Così Gianni Rosa, Fratelli d’Italia.