Tasse al 7% per i pensionati che dall’estero rientrano in Basilicata. Le Acli: “Conviene tornare a casa”

POTENZA - L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che applica un’imposta sostitutiva pari al 7% per pensionati che dall’estero trasferiscono la residenza in un piccolo Comune di alcune regioni del sud, tra cui figura la Basilicata.

La norma era prevista nella Legge di Bilancio 2019 e riguarda le persone attualmente non residenti in Italia che percepiscono redditi da pensione di fonte estera e che decidono di trasferire la residenza fiscale in un comune lucano con popolazione non superiore a 20.000 abitanti.

“Avevamo più volte segnalato - commenta il presidente delle Acli di Potenza Emanuele Abbruzzese – come l’alta tassazione delle pensioni estere mantenesse lontano dall’Italia alcuni nuclei familiari che invece sarebbero volentieri rientrati. Ora c’è finalmente una buona occasione per tornare a casa”.

“La norma – prosegue Abbruzzese – è stata concepita per favorire gli investimenti, i consumi ed il radicamento nei piccoli comuni del Mezzogiorno. Non risolverà certo i gravi problemi di spopolamento della Basilicata ma potrà in qualche modo riportare alcune famiglie in paesi che oggi sono a rischio di estinzione, con somme da spendere in loco magari anche a beneficio di figli e nipoti di generazioni successive”.

Per beneficiare dell’aliquota agevolata occorre non essere stati residenti in Italia nei cinque anni precedenti. Al momento lo “sconto” dura 5 anni ma in Commissione Bilancio alla Camera è già stato discusso un emendamento per portare il termine a 9 anni.