Emergenza covid, lettera di Carlucci a Bardi

POTENZA - La consigliera del M5s scrive al Presidente della Giunta e ai cittadini lucani. “Sussidi e ristori a tutti coloro che decideranno di mettere a disposizione le proprie strutture ricettive e a chi si trasferirà, momentaneamente, in esse”.

“Tanti gli sforzi che ci sono stati richiesti negli ultimi mesi e tanti ancora quelli che saremo costretti a compiere, prima di tornare alla nostra piena socialità e alla nostra vivace quotidianità. Per la nostra Basilicata, poi, la situazione è particolarmente critica: a marzo, il Coronavirus aveva fatto appena capolino nella nostra terra; oggi, invece, è un suo ospite inquietante”. Così la consigliera regionale del M5s, Carmela Carlucci, in una lettera inviata al Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Bardi e ai cittadini lucani.

“Un ospite, il virus, che ha – continua - brutalmente, rivelato le falle di una politica regionale che, per anni, ha depauperato il nostro territorio. E così, abbiamo ‘scoperto’ che la sanità lucana fa acqua da tutte le parti, che, nonostante il vantaggio temporale e il basso livello demografico, non siamo riusciti a praticare uno screening capillare su tutta la popolazione, a riorganizzare i trasporti e a non chiudere le scuole, ad allestire degli ospedali da campo e a preparare il nostro personale sanitario. Queste sono cose che i lucani, ahimè, conoscono bene e che in molti hanno patito sulla propria pelle”.

“Contrastare il perpetuarsi di queste cattive pratiche – aggiunge - è e resta, per me, prioritario. Oggi, però, intendo rivolgere un appello tanto alla Giunta regionale quanto ai cittadini lucani e a quello spirito di solidarietà che pur li anima, soprattutto nelle circostanze più drammatiche. Il personale ospedaliero tutto, dai medici, agli infermieri, agli operatori socio-sanitari, al personale delle residenze sanitarie assistenziali, mai come in questo momento storico, costituisce il patrimonio più prezioso che abbiamo. Dobbiamo salvaguardarlo a ogni costo, per il loro bene e per il bene di tutti. Per questa ragione, vorrei chiedere ai ristoratori e albergatori lucani di mettere a disposizione le proprie risorse per ospitare tutte queste persone che ogni giorno lavorano in corsia; vorrei chiedere a questi ultimi un ulteriore sacrificio, ossia quello di lasciare momentaneamente le proprie residenze abituali e di trasferirsi in queste strutture, al fine di proteggere sé stessi, le proprie famiglie e anche la tenuta del nostro sistema sanitario”.

“Siamo a un livello di precarietà tale – dice - che non ci consente di rinunciare neanche a un infermiere, per questo bisogna salvaguardarli. Ricordo, inoltre, che i nostri medici e infermieri, che attualmente vivono con le proprie famiglie, esposte come tutte al contagio, trascorrono molte ore nei più svariati reparti, a contatto con pazienti che versano, a volte, in situazioni già molto critiche, per cui contrarre anche il virus in ospedale potrebbe essere fatale. Chiedo, altresì, alla Giunta regionale di impegnarsi nel reperimento di sussidi e ristori necessari destinati a tutti coloro che decideranno di compiere questo sacrificio: a chi metterà a disposizione le proprie strutture ricettive e a chi si trasferirà, momentaneamente, in esse”.

“Il sacrificio richiesto è indicibile – conclude Carlucci - pertanto va sostenuto almeno economicamente. Sulla sanità e sulla salvaguardia di noi tutti, la Regione non può e non deve lesinare. Sono convinta del fatto che, anche in questa circostanza, i lucani metteranno in campo le proprie energie migliori e il proprio encomiabile spirito di collaborazione e che la Giunta regionale non negherà il proprio supporto”.