Servizi educativi, Giuliano scrive a Bardi, Cicala e Leone

POTENZA - La missiva del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, inviata anche agli organi di stampa, concerne la “proposta per un nuovo sistema integrato regionale di educazione, istruzione e servizi sociali per l’infanzia”

“Ho ricevuto diverse segnalazioni – riferisce Giuliano - in merito ai ritardi nei pagamenti dei fondi per le attività educative delle Sezioni Primavera gestite da diverse Cooperative sul territorio regionale. La Regione Basilicata, ad oggi – continua - non ha ancora corrisposto i contributi relativi al periodo settembre 2019 - luglio 2020, né predisposto la programmazione del nuovo anno scolastico 2021-22, il Terzo Settore non ha più eseguito il bando anni 2019-20 e anni 2020-2021 come da accordi del Tavolo tecnico”.

“Il servizio svolto – dice il Garante - come evidenziato in svariate precedenti note, è sentito e ritenuto dalla cittadinanza fruitrice come essenziale per consentire ai genitori dei bambini di poter lavorare avvalendosi di una struttura professionale e specializzata a cui affidare i propri figli. Il servizio è costituito, infatti, da una gestione complessa dove una pluralità di soggetti sono messi in campo per garantire il benessere psico-fisico dell'infante. Rappresenta, pertanto, un servizio di supporto alle famiglie, per rispondere ai loro bisogni sociali, affiancandole nei loro compiti educativi, facilitando l’accesso della donna al lavoro e promuovendo la conciliazione delle scelte professionali e familiari di entrambi i genitori in un quadro di pari opportunità”.

“Il ritardo nell’erogazione dei fondi alle Cooperative che svolgono il precitato servizio – afferma Giuliano - compromette il lavoro svolto con dedizione e professionalità dagli operatori del settore, che dovrebbe, al contrario, essere valorizzato e sostenuto. L’emergenza sanitaria in atto, le poche risorse disponibili, la mancata frequenza continuativa, non permette alle Cooperative e alle altre realtà del settore di garantire le spese fisse come stipendi, Inps, Inail, il pagamento dei fitti dei locali, e altro. Eppure – sottolinea il garante - si tratta di strutture accreditate e di servizi riconosciuti, servizi la cui condizione in Basilicata è, però, in uno stato di grave inadeguatezza con una povertà educativa nella nostra Regione tra le più alte in Italia. In Basilicata esistono le condizioni perché, a favore dell’infanzia, si realizzi una politica nuova di alto livello qualitativo”.

“E’ da tempo – ricorda Giuliano - che sto sollecitando una soluzione definitiva del problema con l'approvazione della legge sulla gratuità dei servizi educativi per bambini di età compresa tra 0 e 6 anni che potrebbe porre fine a questi balletti che ogni anno si ripetono. Ne approfitto anche per sollecitare la risposta sulla fattibilità economica della proposta di legge in questione. Impegno preso, a seguito dell'incontro avvenuto, un anno fa presso l'Assessorato alla persona e su cui ancora si è in attesa di conoscere l'esito. Chiedo pertanto a ciascuno per quanto di precipua competenza – conclude - di adottare ogni utile iniziativa affinchè vengano corrisposti alle Cooperative che hanno prestato i servizi educativi di che trattasi i fondi non ancora liquidati e di avviare senza indugio la nuova programmazione”.