Turismo 4.0 in Basilicata, le proposte di Fratelli d’Italia



Per il capogruppo Vizziello: “occorre migliorare le politiche del settore, abbandonando l’idea che si possa vivere di rendita sul possesso di una grande bellezza e attivando l'insieme delle filiere che stanno a monte e a valle del turismo stesso”

“La necessità di un cambio di passo delle politiche sul turismo per far sì che, anche in Basilicata, questo settore diventi per davvero uno strumento di sviluppo e di crescita economica del territorio”. E’ quanto emerso dal Convegno organizzato dal dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e che si è tenuto Sabato 28 agosto presso il Circolo Velico-Lido La Duna di Policoro, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, amministratori locali ed esponenti nazionali e locali di Fratelli d’Italia”. A commentare l’iniziativa il Capogruppo di Fratelli d'Italia, Giovanni Vizziello, che nel suo intervento ha ricordato che: “L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO al mondo (sono più di 40 rispetto agli oltre 800 totali). Il 35 per cento di questo immenso patrimonio culturale è situato al Sud, eppure il movimento turistico al Sud è appena maggiore di un quarto di quello dell’Italia. Numeri che la dicono lunga sulla necessità di un duro lavoro che occorre fare sul turismo, soprattutto da parte della Regione che ha competenze molto vaste in materia”. “Se il flusso turistico italiano è intercettato prevalentemente dalla rotta Venezia-Firenze-Roma, con un ruolo marginale del Mezzogiorno d’Italia, che, messo insieme, a stento riesce ad eguagliare i numeri della sola Toscana, vuol dire che occorre migliorare le politiche del turismo in Basilicata - ha aggiunto Vizziello - abbandonando l’idea che si possa vivere di rendita, vale a dire sul possesso di una grande bellezza o sulla presenza di un grande patrimonio storico, e attivando l'insieme delle filiere che stanno a monte e a valle del turismo stesso: servizi di trasporto, marketing, enogastronomia, attività artistiche, artigianato, manifattura ed edilizia”.

Dopo i saluti iniziali del Segretario cittadino di FdI di Policoro, Pino Callà, e del Commissario regionale di FdI Basilicata, onorevole Marcello Gemmato, che hanno sottolineato come, “essendo il turismo una priorità della Basilicata, il compito precipuo di Fratelli d’Italia è quello di ascoltare le istanze del territorio espresse dagli operatori turistici e dai cittadini, senza alcuna pretesa di possedere ricette miracolistiche ed esaustive di tutte le aspettative della comunità lucana, i lavori sono stati introdotti dal responsabile nazionale del dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia, Gianluca Caramanna,  che ha sottolineato “l’opportunità di superare la dimensione localistica delle politiche del turismo messe in atto a tutt’oggi, per promuovere una progettualità di dimensione regionale e sovraregionale in grado di valorizzare le relazioni culturali e quindi turistiche tra i territori”.


Per Sandro Pappalardo, componente del Consiglio di amministrazione di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) “il turismo, come era ampiamente prevedibile, è stato il settore produttivo più duramente colpito dalla pandemia, con la conseguente necessità di rafforzare la collaborazione, già in essere, tra ENIT e Regione Basilicata, per favorire maggiori forme di sostegno alle imprese del settore”.

Antonio Nicoletti, direttore generale di APT Basilicata, si è detto “entusiasta della soddisfazione espressa dagli operatori turistici lucani per le dinamiche positive che il settore ha fatto registrare negli ultimi mesi”. Un risultato che per Nicoletti deve essere “un monito a rafforzare l’offerta turistica, coinvolgendo l’intero territorio regionale, al di là dello straordinario successo del brand legato a Matera Capitale europea della Cultura”.

Sull’analisi di Nicoletti si è detto concorde l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, che ha posto l’accento sulla “necessità di promuovere ulteriormente la dimensione ‘green’ della nostra regione, esempio mirabile di un mix di elementi quali accoglienza, salubrità ambientale, patrimonio storico e bellezze naturali e paesaggistiche unico nel patrimonio nazionale”. Di qui la necessità, per Rosa, di “favorire la scoperta della Basilicata dei cinque parchi naturali, delle chiese rupestri, della costa ionica e tirrenica anche attraverso l’utilizzo delle royalties petrolifere, come deciso recentemente dalla Giunta regionale che ha stanziato due mln di euro per la valorizzazione delle bellezze del territorio”.

L’ Onorevole Caiata, intervenuto subito dopo l’assessore Rosa, ha ricordato che, “per dirla con le parole di Leonardo Sinisgalli ‘Il lucano è perseguitato dal demone della insoddisfazione’, per questo non è condivisibile l’entusiasmo espresso dal direttore dell’APT Nicoletti ed occorre migliorare costantemente il nostro operato, testimoniando, non solo in occasione dei grandi eventi, ma quotidianamente, la vicinanza a quanti operano nel settore turistico. E’ questo, per Caiata, il miglior viatico in favore di quanti decidono di investire nel turismo, cercando di trasformare i propri sforzi in solide realtà economiche”.

Per Piergiorgio Quarto, presidente della Terza commissione del Consiglio regionale della Basilicata, “la sfida che il turismo lucano deve accettare è quella del turismo 4.0, vale a dire del turismo che si confronta nella nuova dimensione globale dell’economia e della società. Una sfida che per Quarto può essere vinta solo attraverso opportuni investimenti nella formazione del capitale umano e nelle infrastrutture materiali e immateriali”.

Infine, il Presidente della Giunta regionale Vito Bardi, che non ha potuto partecipare all’incontro per impedimenti di carattere personale, ha ringraziato i presenti per le considerazioni espresse, che “rappresentano un valido apporto alla riflessione in atto presso la nostra Regione, in vista della elaborazione del Piano Strategico regionale, vale a dire del documento recante la visione programmatica dello sviluppo regionale e che individua nel turismo uno dei pilastri di questa strategia programmatica. La scoperta turistica della Basilicata dovuta in gran parte all’interesse mostrato dall’industria cinematografica, al riconoscimento di Matera Capitale europea della Cultura 2019 e agli attrattori turistici - ha sottolineato il Presidente Bardi - ci impongono di non disperdere questa eredità, bensì di rafforzarla promuovendo la conoscenza dell’intero territorio regionale e realizzando gli opportuni investimenti in grado di valorizzare la dimensione sostenibile del turismo, quella in grado far emergere il binomio natura-cultura e di far percepire a tutti i frutti dello straordinario passato della Basilicata”.