Maggioranza, M5s: la politica che allontana i cittadini

POTENZA - I consiglieri Leggieri, Carlucci e Perrino definiscono “goffe ed imbarazzanti le vicende di Zullino e Vizziello”

“Quando nel 2019 il finto centrodestra vinse le elezioni regionali, con l'affermazione della Lega (al trittico lucano), tanti hanno pensato ad una discontinuità semi definitiva con la gestione del passato. Ma dagli evidenziatori e cannibalizzazione della sanità ai magheggi nelle pubbliche amministrazioni il salto è stato breve. La Lega lucana si presentò come forza di governo, scimmiottando parlamentari ed europarlamentari del profondo nord, tutti distintivo, urla in piazza, sguardi truci e linguacce nei selfie. Una illusione”.

Lo sostengono i consiglieri regionali del M5s, Gianni Leggieri, Carmela Carlucci e Gianni Perrino che aggiungono: “Da quanto si apprende dai giornali la Lega lucana pare stia facendo di tutto per inscenare commedie che sono un misto tra Totò, Alberto Sordi e Lello Arena. Con buona pace del ‘celodurismo’ di bossiana memoria e del leghismo ‘legge e ordine’. Ma la realtà non è un film. Apprendiamo da alcune inchieste giornalistiche che il consigliere regionale (ex assessore comunale a Venosa, molto vicino al Pd) Massimo Zullino, agente di polizia locale sarebbe coinvolto in strane manovre per ricoprire l'incarico per il quale già inquadrato a Rapolla, facendosi trasferire dalla Lombardia a consiliatura conclusa a seguito di avviso pubblico a quale ha partecipato. L’agente - consigliere Zullino è istruttore direttivo di vigilanza. Un agente di polizia locale pienamente operativo, che dovrebbe vigilare sull'ordine e la sicurezza dei cittadini per le vie di Rapolla, efficientissimo e imparziale, in pieno stile ‘lumbard’. Macché. Il consigliere Zullino prenderebbe servizio dietro una scrivania per alcune condizioni di salute che lo riguarderebbero, certificate, sempre stando alle indiscrezioni di stampa, dagli organi preposti”.

“Alcuni sentori sulla corrispondenza di amorosi sensi tra il consigliere leghista e il sindaco socialista di Rapolla – dicono - già li percepimmo quando Zullino si lanciò in una appassionata difesa del sindaco Biagio Cristofaro, definendolo all'altezza della presidenza del Parco regionale del Vulture. A detta di Zullino, Cristofaro sarebbe uno dei migliori candidati in corsa per vigilare sull'ambiente, realizzare progetti anche di carattere internazionale ed evitare scempi in una delle zone più belle della Basilicata. Vi invitiamo a leggere il curriculum del primo cittadino del centro vulturino. Davvero incomprensibile questo incondizionato per il Sindaco di Rapolla”.

“La coerenza di certi esponenti del centro-destra-sinistra che dovevano realizzare il cambiamento, dopo i disastri del passato recente – proseguono - si è rivelata, purtroppo, l'ennesimo bluff a tutto danno dei cittadini di questa terra. Altra vicenda che ha toccato un altro esponente della maggioranza è quella relativa all’affidamento all’attuale consigliere regionale Vizziello di FdI dell’incarico a tempo indeterminato per la branca specialistica di ostetricia e ginecologia da svolgere a decorrere dall’ 01.10. 2021 presso il Poliambulatorio della sede centrale dell’ASM di Matera. Tutto perfettamente nella norma, ma l'inopportunità della partecipazione all'avviso pubblico da parte del consigliere meloniano è palese. Se poi si aggiungono le dichiarazioni goffe di Vizziello, allora, non ci resta che prendere atto che per alcuni esponenti di maggioranza questa esperienza in Consiglio regionale rappresenta una vera e propria opportunità per assicurarsi un posto al sole per gli anni a venire. Sono lontanissimi i tempi in cui l’assessore Rosa, per vicende simili, si stracciava le vesti e gridava allo scandalo. In passato abbiamo provato a scardinare questo tipo di assunti culturali pur andando contro anche a nostri eventuali interessi. Per gli altri purtroppo non è così”.

“La vera e propria svolta della nostra regione – concludono - dovrebbe partire proprio dall’eliminazione di questo tipo di comportamenti, il cui risultato è esclusivamente quello di alimentare sfiducia e scontento nei cittadini che ancora credono, nonostante tutto, nelle istituzioni”.