Giorno della Memoria, Leggieri: momento di riflessione

POTENZA - Il capogruppo M5s ricorda “l’impegno di Monsignor Bertazzoni che, all’epoca vescovo di Potenza, non fece mai mancare aiuti e sostegno spirituale”.

“Il ‘Giorno della Memoria’ è, nella frenesia della quotidianità, dove siamo inondati da notizie più o meno interessanti, un momento di riflessione e di silenzio. Ci induce a volgere lo sguardo indietro, a stare con i piedi ben piantati nel presente e ad impegnarci a costruire il futuro sempre sul rispetto per il prossimo e per le Istituzioni democratiche”. Così il capogruppo M5s, Gianni Leggieri.

“La liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945 – prosegue Leggieri -, ha rappresentato un momento tanto tragico, per aver fatto conoscere la cattiveria del genere umano, quanto foriero di speranza con degli imperativi categorici: ‘Mai più odio, mai più violenza, mai più morte in nome delle ideologie’. La Storia, se studiata e conosciuta, serve proprio a questo. Ad evitare che continuino a consumarsi tragedie inaudite, come quelle della Seconda guerra mondiale e dopo il 1945. Uno storico molto attento, Robert Conquest, definì il Novecento ‘Il Secolo delle idee assassine’”.

“In questa giornata – conclude Leggieri - non posso non rivolgere un pensiero a chi, in Basilicata, quasi ottanta anni fa, si prodigò per cercare di salvare, nella tempesta di violenza e sangue, la vita di alcuni cittadini di origine ebraica. Alcuni riuscirono a scampare alle deportazioni, dopo essere stati internati in Lucania, altri, purtroppo, no. Importante fu l’impegno di Monsignor Bertazzoni, che, all’epoca vescovo di Potenza, non fece mai mancare aiuti e sostegno spirituale. Un esempio della generosità lucana e di una regione che per secoli fu luogo di confronto tra religioni e crocevia di civiltà. Il mio pensiero a tal riguardo va anche alla mia città, Venosa, dove le Catacombe ebraiche sono un esempio chiaro della pacifica convivenza che già duemila anni fa contraddistinse la terra lucana”.