Il governo Meloni ottiene la fiducia alla Camera con 235 sì contro 154 no: "Ora tregua fiscale e semipresidenzialismo. Mai simpatie per regimi"

via Giorgia Meloni fb
ROMA - L'Aula della Camera ha approvato la mozione della maggioranza che esprime la fiducia al governo Meloni con 235 voti favorevoli e 154 contrari (5 gli astenuti). Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si presenterà domani in Senato alle 13 per ottenere il via libera definitivo da parte del parlamento al suo esecutivo.

La premier, dopo aver terminato l'intervento programmatico nell'Aula della Camera, ha ricevuto il lungo applauso della maggioranza e dei ministri del governo da lei guidato. Cori che incitavano "Giorgia, Giorgia" si sono levati dai banchi della maggioranza.

"Sono la prima donna incaricata come premier, provengo da un'area culturale che è stata spesso confinata ai margini della Repubblica, e non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti. Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l'underdog. Lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l'aiuto di una valida squadra di ministri, con la fiducia e il lavoro di chi voterà favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro" afferma Giorgia Meloni.

"Perché non intendiamo in alcun modo mettere in discussione il diritto d'asilo per chi fugge da guerre e persecuzioni. Tutto quello che vogliamo fare in rapporto a tema immigrazione è impedire che la selezione di ingresso in Italia la facciano gli scafisti" ha dichiarato Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera.

"Abbiamo assunto l'impegno di limitare l'eccesso di discrezionalità nella giustizia minorile, con procedure di affidamento e di adozione garantite e oggettive, perché non ci siano mai più casi Bibbiano, e intendiamo portarlo a termine" ha detto Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera.

"La legalità sarà la stella polare dell'azione di governo. Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D'Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino" ha dichiarato la premier nel suo discorso nell'Aula della Camera per il voto di fiducia all'esecutivo. "Affronteremo il cancro mafioso a testa alta, come ci hanno insegnato i tanti eroi che con il loro coraggio hanno dato l'esempio a tutti gli italiani, rifiutandosi di girare lo sguardo o di scappare, anche quando sapevano che quella tenacia li avrebbe probabilmente condotti alla morte. Magistrati, politici, agenti di scorta, militari, semplici cittadini, sacerdoti. Giganti - aggiunge il presidente del Consiglio - come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rosario Livatino, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Emanuela Loi, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, e con loro un lunghissimo elenco di uomini e donne che non dimenticheremo". "La lotta alla mafia ci troverà in prima linea. Da questo Governo, criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità", conclude Meloni.

"Purtroppo non possiamo escludere una nuova ondata di Covid o l'insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti" ha dichiarato Meloni.

"La priorità per il futuro sarà un sistema pensionistico che garantisca anche le giovani generazioni e chi percepirà l'assegno solo in base al regime contributivo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera, aggiungendo che è "una bomba sociale che continuiamo a ignorare ma che investirà in futuro milioni di attuali lavoratori, che si ritroveranno con assegni addirittura molto più bassi di quelli già inadeguati che si percepiscono attualmente".

"Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. I totalitarismi del '900 hanno dilaniato l'intera Europa, non solo l'Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei". Così la premier Giorgia Meloni nell'intervento per la fiducia alla Camera. "E l'orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell'abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta".

" Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco. E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

"Bellissimo il discorso di Giorgia. Musi lunghi a sinistra, speranza e fiducia per gli Italiani. Ribaditi impegni su tasse, pensioni, lavoro, sicurezza, autonomia e riforme. Per quanto mi riguarda: sbloccare cantieri e opere pubbliche ferme e attese da anni, creando lavoro e ricchezza, sarà il mio impegno giorno e notte". Così il vicepremier e ministro per le Infrastrutture e per la Mobilità Sostenibili Matteo Salvini.

Giorgia Meloni "oggi ha dato una speranza a questo Paese". Così Guido Crosetto commentando il discorso del premier Giorgia Meloni.