Leggieri: la Crlm è una casa di vetro

 

Il consigliere regionale del M5s e vice Presidente della Commissione regionale lucani nel Mondo commenta la sentenza del Tar che ha ritenuto infondato il ricorso di un pretendente alla carica di componente del Comitato esecutivo.

"Tanti dicono, ed è condivisibile, che le sentenze non si commentano. Vorrei però aggiungere che si possono richiamare per informare i cittadini. È proprio quanto mi prefiggo di fare a proposito di una interessante sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata, la n. 752, pubblicata pochi giorni fa, il 4 novembre. I giudici amministrativi si sono espressi su una vicenda che per l’intero 2021 ha alzato un vero polverone, creando non poche tensioni e, spiace dirlo, cercato di offuscare l’immagine del Consiglio regionale della Basilicata, del quale sono onorato di fare parte avendo ricevuto la fiducia di migliaia di cittadini. Sono loro ai quali devo sempre rendere conto. Così come sono onorato di essere vicepresidente della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo (CRLM), che ad ottobre, a Viggiano e a Grumento, ha pianificato ed illustrato iniziative di valore, grazie all’entusiasmo dei nostri corregionali presenti in ogni continente e ovunque in Italia".

Lo sostiene il consigliere regionale del M5s e vice Presidente della Commissione regionale lucani nel Mondo, Gianni Leggieri che aggiunge: "Lo scorso anno, dopo la creazione del Comitato esecutivo della CRLM un pretendente al suddetto Comitato ha presentato ricorso e chiesto l’intervento del TAR Basilicata per annullare l’esito dell’elezione. Il ricorso è stato definito infondato: i giudici hanno esaminato e motivato punto per punto quanto rilevato dal ricorrente, cittadino italiano ma residente in Svizzera. Un anno fa, quando venne adita la giustizia amministrativa per fare luce sull’esito delle elezioni di nuovi vertici della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo, qualcuno, con rodate tecniche volte a creare tensione e disdoro, ha gridato allo scandalo. Il motivo? Non aver ricevuto la fiducia dai propri corregionali in seno al Comitato esecutivo. Per settimane intere comunicati stampa al vetriolo, critiche serrate, dichiarazioni forti e ai limiti della querela, tutte protese ad offuscare tanto la massima istituzione regionale quanto chi vi lavora nel silenzio e con serietà. Uno strano concetto di democrazia, delle sue regole e dei risultati che ne derivano quando la stessa democrazia si afferma. Ora, a fare chiarezza, la sentenza del TAR Basilicata". 

"L’intera procedura per l’elezione del Comitato esecutivo della Commissione Regionale Lucani nel Mondo - conclude -  ha rispettato tutte le norme previste. È stata lineare, corretta, cristallina. Le doglianze del ricorrente non hanno meritato condivisione alcuna. Non manca, però, il rammarico di fronte a certi metodi del passato, quando anche la CRLM non era vista come una casa di vetro, ma considerata una sorta di salottino privato con le tende sempre chiuse e le porte sbarrate".