Progetto idrogeno, Tortorelli (Uil): “Caduta di stile del Presidente Bardi che non entra nel merito delle nostre valutazioni”


POTENZA - Nei giorni scorsi Vincenzo Tortorelli, segretario della Uil di Basilicata, aveva sollecitato un’accelerazione sul progetto idrogeno della Regione.

“I tempi dell’Eni per rendere attuabile la transizione energetica non sono certo quelli della Regione Basilicata e del Governo. Lo dimostra la nascita negli ultimi giorni del 2022 di Eni Sustainable Mobility, società dedicata alla mobilità sostenibile che svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all’estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy. Che sia uno stimolo ad accelerare il Progetto Hydrogen Valley in Basilicata in fase di stallo a sei mesi dalla sua ufficializzazione”.

Questo quanto dichiarato da Vincenzo Tortorelli con l’auspicio che “il 2023 diventi l’anno di avvio del Progetto attraverso una più efficace concertazione con Eni e l’indizione degli Stati Generali dell’Energia che abbiamo chiesto da troppo tempo.

E’ il caso di ricordare ai nostri amministratori regionali e ai nostri parlamentari l’esempio dell’Eni. Nella nuova società sono confluiti gli asset della bioraffinazione e del biometano; il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’Hvo (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità, come il car sharing Enjoy, la ristorazione e i negozi di prossimità nei punti vendita sul territorio. Abbiamo più volte sentito che l’occasione del Pnrr è “storica”.

Ma – affermava ancora il segretario Uil – l’obiettivo della Basilicata di diventare la regione ‘Green Hub’ di Italia con il progetto “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata” e la realizzazione in sul territorio regionale di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno non può restare nel libro dei buoni propositi.

La Basilicata deve perseguire l’obiettivo della graduale cessazione della produzione elettrica con il fossile, compensata oltre che dalla forte crescita dell’energia rinnovabile, da un piano di interventi infrastrutturali, in generazione flessibile, reti e sistemi di accumulo, da effettuare nei prossimi anni. La nostra regione – terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, oltre che di risorse idriche essenziali per il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ – ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti green.

E’ pertanto necessario ed urgente che – la sollecitazione di Tortorelli – la Giunta Regionale acceleri ogni iniziativa per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso della relazione tra attività estrattiva e Basilicata non può che essere ancorato a quattro pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro, investimenti.

Si tratta di ragionare all’altezza del ruolo che la Basilicata ha come massimo fattore della produzione di idrocarburi e come ‘quarto proprietario’ per volume di gas naturale prodotto sul territorio nazionale. Realizzando – conclude Tortorelli – modelli di valorizzazione della cessione gratuita di gas alla regione attraverso forme aziendali di multi utilities”.

A quanto affermato da Tortorelli, ha risposto con una nota il Presidente Bardi, riportando anche le dichiarazioni degli assessori Latronico e Galella.

“Come ente Regione siamo perfettamente in linea con il target di fine marzo per quanto riguarda l’idrogeno. Crediamo che la diversificazione energetica e produttiva sia un valore per la Basilicata, soprattutto per rivitalizzare le aree industriali dismesse. Dispiace leggere la solita disinformazione, ma ormai abbiamo capito che siamo in campagna elettorale”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Martedì 10 gennaio si terrà il tavolo interdipartimentale dell’idrogeno, con i rappresentanti dei dipartimenti energia e sviluppo economico. Successivamente ci sarà un confronto con gli stakeholder lucani e infine la pubblicazione dei bandi già predisposti dai due dipartimenti.

Per Cosimo Latronico, assessore regionale all’Energia e all’ambiente, “si tratta di una passaggio molto importante in vista della transizione energetica e la Basilicata è una delle regioni pilota sull’idrogeno. La sperimentazione sull’idrogeno accresce la capacità produttiva conseguita già oggi dalla Basilicata in materia di produzione da fonti rinnovabili, settore ove siamo impegnati a smaltire l’enorme arretrato di progetti presentati negli anni che attendono un’istruttoria”.

Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Galella, “ci troviamo di fronte a una grande opportunità per le imprese e le aree industriali della Basilicata. Come Regione siamo pronti, tutta la documentazione è stata redatta in grande anticipo rispetto alle scadenze e ringrazio i dipartimenti per il grande lavoro svolto. La Basilicata è pronta anche sul fronte dell’idrogeno”.

Una nota, quella del Presidente Bardi, nella quale il segretario regionale della Uil ravvisa “una caduta di stile” e ne spiega i motivi.

“Nella replica del Presidente Bardi alla nostra nota sul Progetto Idrogeno registriamo una sua incomprensibile caduta di stile. Il Presidente piuttosto di entrare nel merito delle valutazioni e proposte che la Uil ha presentato da tempo alla Regione parla di campagna elettorale”.

Rispone Tortorelli alla nota di Bardi (vedi), precisando che “il Presidente dovrebbe sapere che la Uil, come testimonia la sua storia, non ha mai partecipato a campagne elettorali e non lo farà mai.

Abbiamo chiesto, prioritariamente, più informazione su una materia così delicata destinata a segnare il futuro della regione e la transizione energetica e con essa un confronto di merito.

Quanto al cronoprogramma annunciato, – prosegue Tortorelli – ci sembra di capire che si risolva in un ennesimo Tavolo interdipartimentale rinviando ancora il confronto con gli stakeholder lucani tra i quali, mi auguro, ci siano anche i sindacati sinora ignorati da ogni forma di dialogo. Proprio come è accaduto in fase di predisposizione dei bandi da parte dei due dipartimenti interessati che hanno proceduto senza alcun confronto.

Il Presidente – conclude Tortorelli – se ne faccia una ragione: la concertazione sociale non è un optional e tanto meno un attacco di lesa maestà”.