In vista della ripresa del negoziato tra le parti, previsto per il 10 gennaio, la Fisascat – che ha scelto di non procedere alla proclamazione dello sciopero – ha inviato una nota ai prefetti di Potenza e Matera e al presidente della Giunta regionale Vito Bardi con la quale si chiede «agli uffici territoriali di Governo e alle istituzioni regionali di richiamare a responsabilità le parti datoriali affinché si pervenga alla definizione del percorso negoziale e al contempo si riconosca la professionalità e si valorizzi la dignità di tutti i lavoratori del settore». Per la federazione cislina «nel prossimo incontro del 10 gennaio sarà necessario e doveroso trovare una soluzione ad una vertenza che ormai si protrae da troppi anni e che ha già richiesto, anche a livello locale, numerosi sacrifici ai lavoratori in termini di astensione collettiva dal lavoro a sostegno della vertenza».
Per la segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata Emanuela Sardone «in questa delicata fase e in considerazione dell'imminente incontro che si terrà il 10 gennaio, abbiamo ritenuto non opportuno richiedere un ulteriore sacrificio in termini retributivi ai lavoratori del settore e alle rispettive famiglie, molte delle quali monoreddito e già oberate dai rincari che hanno colpito beni e servizi essenziali. Siamo certi che, qualora nel prossimo incontro non si arrivasse ad una soluzione definitiva della vertenza – conclude Sardone – non mancherà la partecipazione dei lavoratori a tutte le iniziative che si vorranno mettere in campo, così come avvenuto in passato, iniziative che saranno sempre improntate alla responsabilità e alla salvaguardia dei lavoratori che ci onoriamo di rappresentare».
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