Dall’ultimo consiglio regionale un’ulteriore apertura di credito al progetto di autonomia differenziata da parte del Presidente Bardi

 

Non è stato semplice far prendere un impegno concreto alla giunta del Presidente Bardi in merito alla situazione dei 3600 lavoratori della platea forestale, ma alla fine si è riusciti  a strappare il sì dell’aula sul raggiungimento graduale delle 181 giornate lavorative di tutti i lavoratori inseriti nella Platea Unica regionale del settore Idraulico – Forestale. La concretizzazione di questo impegno dovrebbe avvenire effettivamente con l’approvazione, non si sa quando, del bilancio regionale. 

Tuttavia nella discussione non sono mancate le ormai usuali “sgrammaticature istituzionali” tanto care agli esponenti di FdI: l’assessore Galella si è lasciato andare in commenti un po' troppo disinvolti, sminuendo in maniera goffa il ruolo del Consiglio Regionale. Vogliamo augurarci che sia stata una spiacevole disattenzione e che non si tratti di una vera e propria linea di partito. 

Nella seduta di ieri c’è stato modo di riaprire il dibattito sul progetto di autonomia differenziata con la discussione di una mozione presentata dal Consigliere Vizziello. Il Presidente Bardi è irremovibile sulla posizione assunta nella conferenza Stato - Regioni. Una posizione che ai nostri occhi appare come una vera e propria partita di poker giocata sulla pelle dei lucani visto che nel DDL Calderoli non è dato conoscere le modalità di finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), fondamentali per le sorti di questa regione e del resto delle regioni del sud. Bardi appare molto sicuro di sé al punto tale da rimuovere il forte ritardo strutturale che la Regione Basilicata sconta e che potrebbe risultare determinante per il futuro del nostro territorio. Come M5S abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questo progetto di vera e propria secessione "dolce" e ci auguriamo che ne prendano coscienza anche le componenti della maggioranza, a partire da quella di FdI che, a quanto pare, vedrà nuovi ingressi dal complessivo svuotamento della Lega, ormai destinata a sparire dalla geografia del Consiglio Regionale.

Cogliamo l’occasione per ricordare l’appuntamento di lunedì 17 aprile davanti alla sede della Regione Basilicata per riaffermare il nostro NO a questo disegno di autonomia, assieme a tutti gli altri movimenti politici e le associazioni impegnate sul tema.