Giuliano: "Dare attuazione alla legge regionale sull'autismo"



Il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza di Basilicata sottolinea che "La Legge regionale sull 'autismo è ancora ferma al 2021 senza nessun atto conseguente".

"Nella giornata del 2 aprile 2023, presso il ristorante "Happy Moments Resort" di Lauria, si è svolta la celebrazione della Giornata Mondiale per la consapevolezza sull'autismo organizzata dal Rotary Club di Lauria". 

A darne notizia il Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Vincenzo Giuliano, che ricorda come "il presidente, dott. Sangineti, e l’organizzatore, dott. Nasti, hanno avuto il piacere di ospitare la presentazione del libro 'Voglio abbracciare il vento' di Piero Cresci. L'autore del libro e padre di un ragazzo con una severa diagnosi di autismo, che racconta la sua storia attraverso gli occhi del bambino. Un libro toccante e sensibilizzante che  - dice Giuliano - con un linguaggio semplice e diretto, vuol fare entrare quante più persone possibile nel mondo dell’autismo per far conoscere questa condizione ed emancipare la società locale".

Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Basilicata, impossibilitato ad essere presente, ha inviato una nota di saluto e di apprezzamento per l'iniziativa e il libro di Pero Cresci, delegando la dott.ssa Labanca, pedagogista e componente del suo tavolo tecnico, a portare il pensiero delle associazioni  con il sollecitare l'assessore Fanelli a dare attuazione alla legge regionale per l’autismo n. 40 del 2021 e trovare le risorse per  realizzare tutti i punti previsti dalla legge stessa, primo fra tutti la formazione di personale sanitario, famiglie e scuola.  

Il documento del Garante contiene 12 punti, in cui riassume gli interventi che ritiene più urgenti e che richiedono una rapida risposta: 1) Riconoscimento precoce da parte di pediatri e/o medici di famiglia: di fronte a indizi sospetti, come sguardo assente o malmodulato, non girarsi al nome, postura anomala in braccio ai genitori (non "si aggrappa", si divincola...), iperattività, ipotonia, ecc., non è raccomandabile applicare il “wait and see” (aspetta e vedi), ma agire tempestivamente attraverso valutazioni precoci che diano accesso a trattamenti specifici, affinché alcuni apprendimenti siamo stimolati e sollecitati, dando la possibilità al bambino di ricevere una diagnosi diversa o meno severa. 2) Possibilità di fare trattamenti cognitivo-comportamentali in modo gratuito, intensivo e precoce per le famiglie: Erogate dai centri sanitari o dai centri privati, su scelta della famiglia, ma sempre a carico del servizio sanitario pubblico. I trattamenti devono essere supervisionati a cadenza regolare da Analisti del comportamento. Devono essere stilati a livello nazionale e regionale albi e regolamenti per tutti i professionisti che operano nel settore degliinterventi cognitivo-comportamentali. Deve essere data alla famiglia la possibilità di scegliere la tipologia di trattamento abilitativo o riabilitativo dopo accurata spiegazione di entrambi i trattamenti e dopo indicazione del neuropsichiatra infantile. 3) Progetti di vita già alla diagnosi (non aspettare i 18 anni); 4) Progetti per l’autonomia e l’avviamento al lavoro già in età scolastica; 5) Progetti di inclusione scolastica; 6) Progetti di inclusione lavorativa; 7) Progetti di co-housing e vita indipendente; 8) Centri diurni e residenziali per i casi più gravi; 9) Capillarizzazione di strutture e servizi sul territorio; 10) Progetti di formazione per i genitori, familiari, amici e chiunque graviti intorno alla persona autistica; 11) Supervisioni anche a casa e a scuola; 12)   Formazione specifica per la scuola (insegnanti, alunni, personale educativo e personale ata).

"I 12 punti del Garante corrispondono perfettamente agli obiettivi della Legge regionale n. 40 del 2021 (art.1 punti a, b, c, d, e, f)": questo il commento della presidente dei pedagogisti lucani, nonchè vice-presidente dell'associazione interregionale Basilicata/ Calabria "Dimmi A", ravvisando "la necessità impellente della sua applicazione sul territorio lucano. Lo richiedono a gran voce - ha continuato Labanca - le famiglie e i professionisti (sanitari e non) che ogni giorno vivono e lavorano con bambini, ragazzi e adulti autistici".