L'intervento di Carlo Trerotola, capogruppo consiliare di “Prospettive Lucane”, sul disastro in Emilia Romagna.
"Il disastro provocato in Emilia Romagna dall'alluvione ripropone di drammatica attualità la necessità d'intervenire oculatamente e per tempo per salvaguardare il territorio e l'ambiente, che rappresentano il bene più prezioso per l'umanità".
Così il capogruppo consiliare di "Prospettive lucane", Carlo Trerotola.
"Il mio amico docente universitario, prof. Dipak Raj Pant - ricorda Trerotola - aveva lanciato l'allarme già 12 anni fa con l'articolo, che allego, in cui calcolava vari danni e vulnerabilità umana in Italia ed individuava nella sicurezza idrogeologica la priorità principale da affrontare. Purtroppo, nella nostra nazione la predisposizione infrastrutturale, urbanistica e paesaggistica non è mai stata centrale nel dibattito pubblico e nelle azioni concrete dei vari livelli istituzionali e di governo. I danni sono sotto gli occhi di tutti ed in prospettiva potrebbero riguardare anche la Basilicata, dove larga parte del territorio è a forte rischio idrogeologico. S'impone, dunque, una nuova e radicata coscienza collettiva improntata sulla sostenibilità ambientale e sulla tutela dell'habitat umano e naturale. Solo in questo modo si potrebbero davvero onorare le vittime e gli sfollati delle alluvioni e prevenire il verificarsi di episodi simili".
"Memore anche degli aiuti e dei soccorsi che all'indomani del terribile terremoto del 23 novembre 1980 fornirono gli emiliani-romagnoli a favore della nostra terra - sottolinea Trerotola - tutte le istituzioni lucane, di qualsiasi livello e coloritura politica, devono mobilitarsi ed attivarsi per fornire solidarietà concreta alle nostre sorelle ed ai nostri fratelli emiliano-romagnoli, così gravemente colpiti dalla furia demolitrice della consistente mole d'acqua abbattutasi su di loro".